"Tolleranza zero coi rom Area C? Così è una tassa"

Parisi non attacca Sala: "Parliamo di cose belle". Ma La Russa svela: "Mi chiese di conoscere Ligresti"

"Tolleranza zero coi rom Area C? Così è una tassa"

Quasi un tour de force. Stefano Parisi è sceso in campo quasi un mese esatto fa (era il 10 febbraio) ammettendo un gap di popolarità rispetto all'avversario del Pd Beppe Sala. «Ma possiamo recuperare». E ieri in poche ore ha stretto centinaia di mani. Prima tappa il convegno sulla sicurezza organizzato a Turro dalla consigliera Fi di zona 2 Silvia Sardone, con lor sul palco il governatore Roberto Maroni. E accanto al leghista, Parisi ha promesso «schiena dritta» sul tema dei campi rom, «tolleranza zero» nei confronti di chi non rispetta le regole, sgombero o spostamento dei campi abusivi. Non parla mai di «ruspe» (come fa invece Maroni, che vorrebbe copiare i metodi «della sinistra di Hollande a Calais, in Francia»). Oggi Parisi alle 17 passerà alla Scuola di formazione politica della Lega al Centro congressi di corso Venezia 47. Non è escluso anche un saluto del segretario Matteo Salvini. Giorni fa si era offerto di entrare (gratis) in giunta come assessore alla Sicurezza, ma su questo punto il candidato per ora non si sbilancia, «i posti si decideranno quando sarà il momento». La seconda tappa ieri mattina con i colonnelli di Fdi, nella sede del consiglio di zona 3 in via Sansovino. Presenti Riccardo De Corato, Marco Osnato, Paola Frassinetti. Anche lì il tema centrale è la sicurezza e Ignazio La Russa conferma che è «la prima cosa che chiedono i milanesi al futuro sindaco». E insieme all'uso di telecamere «vogliono pattugliamenti a piedi misti, di carabinieri e forze armate. Ci sono 300 militari che finita Expo sono rinchiusi inutilmente in caserma. Vogliamo che rimangano a Milano». Giorni fa Sala ha dichiarato che dietro a Parisi «ci sono facce inquietanti», quando i milanesi «vedono La Russa e lo collegano a Ligresti, non saranno tanto tranquilli». All'onorevole Fdi tocca ricordare che «Sala mi ha chiesto tante volte di conoscere alcuni dei miei clienti» (da avvocato, ndr.) e «tra questi c'era anche Ligresti. Gli dissi che non ero in condizione di farlo perchè non avevo questa frequentazione, si vede che poi ha trovato altri modi». Parisi non attacca Sala: «Queste battute fanno più male a lui che a noi, io manterrò sempre un linguaggio di pieno rispetto dell'avversario. Non parliamo di Sala, ma di cose belle, di progetti». Tra questi c'è il ritorno da Area C ad Ecopass, gratis per Euro 4 e 5 («con gradualità»), contributi ai commercianti danneggiati dai cantieri M4 e stop ai parcheggi inutili. Lo dice al banchetto d Forza Italia in San Babila, dove sono montate le proteste per il maxi-silos e i lavori del metrò. Con lui la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini, capolista Fi, quello cittadino Fabio Altitonante, il capogruppo in Zona 1 Filippo Jarach, ci sono gli assessori regionali Valentina Aprea e Alessandro Sorte. Si rivede anche il viceministro Ncd Luigi Casero, assessore della giunta Albertini quando Parisi era city manager. «Torna a casa Lassie» la battuta della Aprea all'ex azzurro. E c'è Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio che difendersi sparò e uccise un ladro. Sarà candidato nella lista di Fi. La Gelmini conferma che la sicurezza «non è una fissa mia, di Berlusconi o Salvini, dal centro alla periferia è una priorità sentita dai cittadini. Dobbiamo togliere dagli uffici i vigili e impegnarli sulle strade». L'assessore Pd Marco Granelli risponde che anche per la sinistra «la sicurezza è una priorità», invia il conto dei campi rom abusivi sgomberati o degli arresti compiuti «dall'unità specialistica contro i reati predatori che abbiamo creato». Ma De Corato gli ricorda che Milano, secondo i dati del Ministero è «capitale dei reati predatori, inutile nascondere la cenere sotto il tappeto».L'ultima tappa elettorale di Parisi è all'assemblea del Satam, il sindacato dei tassisti milanesi, sul palco si alternano tutti i candidati. Solo lui è Corrado Passera arrivano a bordo di un taxi. Lui promette contributi per installare telecamere a bordo e lotta agli abusivi. I tassisti, dice dal palco, «sono il biglietto da visita della città, devono essere aiutati nel loro lavoro con le tecnologie, anche sul fronte sicurezza, con particolare riferimento alle donne che svolgono questa attività». Raccoglie applausi.

E, secondo i rumors, la candidatura del presidente del Satam Raffaele Grassi che entrato in consiglio comunale nel 2011 come esponente dell'Idv, sui banchi della maggioranza, e oggi nel gruppo misto vota da mesi contro gli atti dell'amministrazione.Chiara Campo

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