«Tombini intasati, il Comune non pulisce»

Centrodestra all'attacco. Il sindaco: «Per il Seveso abbiamo fatto tanto»

In tre ore ha piovuto quanto in un mese. E la prima esondazione è stata quella delle polemiche. Inarrestabili. La Regione solleva la questione tombini, mal puliti dal Comune: «Si sono verificati dei fenomeni di rigurgito idrico dai tombini dovuti alla intensità delle precipitazioni e all'insufficiente dimensionamento della rete fognaria che non è in grado di supportare la pressione dell'acqua» sostiene l'assessore alla Protezione civile della Regione Lombardia Simona Bordonali. Ma il sindaco Giuliano Pisapia fa muro di fronte alla critica e tira le somme di ciò che lui e la sua squadra hanno fatto: «In questi cinque anni il Comune ha fatto la sua parte concretamente, reperendo le risorse necessarie, avviando il bando e assegnando i lavori per la vasca di Senago. Ora sì che ci sono davvero tutti i presupposti per dare una risposta definitiva».

Riccardo De Corato, candidato con Fratelli d'Italia, ha ironizzato sulla bomba d'acqua reinterpretandola come la realizzazione del progetto di parte della sinistra di riaprire i Navigli: «Il sindaco Pisapia ha dato a Milano il regalo d'addio: l'intera città navigabile - scherza - In questa operazione però deve aver considerato che i gommoni e le canoe potessero essere i migliori mezzi a impatto zero: ecco quindi che con il fido Maran ha concepito il meglio del meglio della mobilità sostenibile: rendere navigabili tutte le vie di Milano». De Corato fa anche notare come il lavoro di pulitura dei tombini «che veniva fatto con regolarità in passato, da quando a palazzo Marino c'è il centrosinistra è stato dimenticato: gli oltre 120mila tombini sono intasati da foglie, cartacce e rifiuti vari quindi le strade si allagano a ogni pioggia». Il candidato sindaco di NoixMilano, Nicolò Mardegan, ha fatto girare una sua foto con un materassino gonfiabile sotto il braccio. «Alla faccia di chi dice che a Milano non abbiamo il mare - commenta - Vie del centro e delle periferie allagate, tombini mal funzionanti, auto costrette ad andare a rallentatore. Per una città che aspira ad essere interlocutore delle capitali europee, la condizione in cui versano le nostre strade è indecente».

Rivendica invece i merito dell'amministrazione l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran: «Dopo 20 anni di immobilismo, la collaborazione tra Governo, Comune e Regione ha finalmente finanziato e sbloccato i piani. Tutti vogliamo una città che gestisca al meglio temporali ed esondazioni.

Noi vi abbiamo lavorato concretamente e negli ultimi tre anni, attraverso una grande collaborazione istituzionale con Governo e Regione, è stato stanziato il più grande investimento mai visto per la gestione corretta delle acque».

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