Turchia esclusa, sfida a tre Ma Milano-Cortina è in «pole»

Martedì la designazione e a settembre 2019 il verdetto Stoccolma e Calgary in salita, già eliminata Erzurum

Partiti. Comincia da Venezia l'avventura lombardo-veneta ai Giochi invernali 2026. Milano e Cortina insieme e in «pole», capaci di solleticare gli interessi degli sponsor e con un peso specifico non da poco nella scelta della candidatura che verrà. Dopo essersi persa per strada Torino, l'avventura italiana i primi passi li muoverà a Buenos Aires in Argentina dove dal domani al 18 ottobre si svolgerà la terza edizione dei Giochi olimpici giovanili e la 133ma sessione del Cio.

Le tappe del progetto italiano saranno per ora di carattere tecnico davanti all'Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale che vaglierà tutte le candidature che saranno poi ratificate il 9 ottobre. Nella corsa all'assegnazione, prevista per il settembre del 2019, l'Italia non sembra messa male. Anzi. Non in vantaggio ma con la certezza di potersela tranquillamente giocare con le altre due «avversarie» che, per motivi diversi devono un po' fare i conti con situazioni interne particolari che ne fanno un po' scendere le azioni.

Dopo l'esclusione di Erzurum, la città turca dell'Anatolia orientale che i membri del Cio avevano messo sotto la lente per monitorare il livello di sicurezza in quelle zone, restano infatti Stoccolma e Calgary. Ma sulla capitale svedese aleggia più di un dubbio in attesa della posizione ufficiale del Governo che sta cercando di formarsi e la cittadina canadese già sede dei Giochi invernali del 1988 (quelli della storica doppietta di Alberto Tomba) deve attendere gli esiti delle urne per il referendum del 13 novembre. Milano e Cortina, che saranno proposte rispettivamente come città del ghiaccio e della neve, sono quindi una candidatura forte nonostante quanto accaduto nelle ultime settimane con il forfait di Torino e con il conseguente no del governo ad appoggiare la sfida.

In Italia i Giochi invernali sono stati ospitati nel 2006 e se Milano e Cortina dovessero spuntarla sarebbe un ritorno dopo vent'anni. Le quattro candidate avranno comunque tre mesi di tempo per fornire al Comitato olimpico internazionale un dossier e le garanzie necessarie per le coperture economiche che dovranno essere presentate entro l'11 gennaio del prossimo anno. Fatto ciò a marzo è fissata una vista ispettiva della commissione di Valutazione e a luglio 2019 la presentazione della candidatura ai membri del Cio.

La votazione per l'assegnazione dei Giochi olimpici invernali del 2026 è invece prevista per il 10 settembre del prossimo anno a Milano in occasione della 134esima sessione del Cio. Ma con la candidatura italiana di Milano e Cortina è in fase di valutazione la possibilità di portare a Losanna in Svizzera, quartier generale del Cio, la fase della votazione finale.

Il motivo è legato alla clausola inserita nella Carta Olimpica che non consente ad una Nazione che ospita la Sessione del Cio di essere candidata anche per i Giochi che vengono votati in quella stessa riunione. «E se dovessimo perdere la sessione per ospitare i Giochi- ha detto il sindaco Sala- non ci strapperemo certo i capelli...».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica