F. autista fai da te di Uber Pop è stato denunciato a piede libero. Ieri mattina gli agenti della polizia hanno fatto irruzione nella sua casa e hanno trovato la «ganja buona buona» che offre ai suoi clienti. Nel video pubblicato sul sito de Il Giornale e raccontato ieri sulle nostre pagine si vede F. autista Uber Pop (pagato a prezzo dell'Uber black, ovvero la versione berlina dell'app) che alla fine della corsa offre droga ai clienti. «Oh raga, se avete bisogno di bamba (cocaina), cose...ganja (marjiuana) ganja buona buona...». «A quanto la fai?» chiede allora un cliente. «Il solito, cinquanta (euro) la busta» risponde F. Non solo, nel video che accompagna la corsa di tre ragazzi verso piazza Duomo l'autista fai da te racconta che la patente gli è stata sospesa due volte «una volta per bamba, l'altra per alcol» e che nonostante ciò riesca a fare l'autista per Uber». Una confidenza che stride con le dichiarazioni dell'azienda californiana che aveva assicurato di svolgere le opportune verifiche sui suoi autisti prima di autorizzarli a entrare nel circuito Uber pop, la versione economica dell'app che consente a cittadini privati con patente e in regola con assicurazione di improvvisarsi autisti. La general manager di Uber, Benedetta Lucini non ha voluto replicare, mentre ha partecipato in serata a Matrix «dove non ha accettato il contraddittorio con me - attacca Giovanni Maggiolo, della Unica Filt Cgil - e continua a sfuggire a qualsiasi confronto perché sa di avere torto».
È proprio il sistema di licenze, in vigore anche nei liberali Usa, a garantire la corretteza di tassisti e autisti professionisti degli autonoleggi: se commettono reati o illeciti rischiano la licenza che attualmente vale circa 170mila euro.
Intanto all'indomani della pubblicazione del video, la categoria ha confermato lo sciopero dell'11 giugno che avverrà in contemporanea in altre metropoli europee come Parigi e Londra e in varie città della Germania e della Spagna. «Le organizzazioni di categoria dei tassisti hanno confermato il fermo del servizio taxi su tutto il bacino aeroportuale lombardo per mercoledì 11 giugno, dalle ore 8 alle ore 22» si legge in una nota. «La manifestazione di protesta - rimarca Pietro Gagliardi dell'Unione Artigiani - si propone di sollecitare le Istituzioni competenti a contrastare il fenomeno delle attività abusive nel settore del trasporto di persone, attraverso l'adozione di opportune misure regolamentari e legislative».
Ma il rischio che «la protesta della piazza dilaghi di nuovo c'è» spiega Giovanni Maggiolo: «Noi ci aspettiamo che le istituzioni tengano fede a quanto annunciato settimana scorsa in Prefettura. Questa settimana avrebbe dovuto essere convocato il tavolo tecnico sul decreto attuativo, ma ad oggi non se n'è avuta notizia». Anche i controlli interforze annunciati dal Questore non sono partiti. «Per il momento si deve dare atto che la collaborazione delle forze dell'ordine con la polizia locale ancora non c'è stata - denuncia Daniele Vincini, segretario regionale Sulpm -: non ci sono arrivate segnalazioni nè pattuglie di supporto».
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