È un unico coro: «Il sindaco è inerte»

Il centrodestra contesta Palazzo Marino ricordando i precedenti

«Non passa giorno a Milano senza una violenza sessuale in metrò o in una stazione commessa da un immigrato, stavolta un pakistano. Lo diciamo e lo ripetiamo. Non passa giorno nella Milano del degrado e dell'insicurezza di Giuseppe Sala, senza che una donna venga aggredita o molestata».

Lo sconcerto del deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi coinvolge molti politici sotto la Madonnina alla notizia dell'ennesimo caso di violenza sessuale, di palpeggiamenti, molestie i cui responsabili sono immigrati, spesso anche profughi ospitati in attesa di essere riconosciuti in qualità di rifugiati.

«Non è un caso isolato - commenta il consigliere comunale e regionale Silvia Sardone - ma l'ennesimo episodio a Milano con donne vittime di violenze. Praticamente sempre i responsabili sono stranieri, immigrati spesso clandestini».

«Un problema sempre più evidente, figlio delle politiche sconsiderate della sinistra - conclude Sardone -. A Palazzo Marino la strategia è unica: far finta di nulla. Pur di alimentare il business dell'accoglienza continuano ad aumentare i rischi per la città, tra degrado e insicurezza».

Caustico Riccardo De Corato, assessore a Sicurezza, immigrazione e polizia locale in Regione Lombardia.

«I continui e meritori sforzi di polizia e carabinieri sono evidenti, ma grazie a Sala, Majorino e alle loro politiche, ormai, i bollettini di Milano rassomigliano a quelli di Beirut. E se non si inverte subito la tendenza, l'emergenza diventerà strutturale».

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