Versace in Galleria Il Comune dice no

Il Comune ferma l'ingresso di Versace in Galleria. La griffe riceverà una lettera a breve. Troppe polemiche. E c'è già un esposto alla Corte dei conti sugli affitti nel Salotto presentato dal Pdl dopo che Armani ha pagato 7 milioni per entrare al posto del cravattificio Zadi, mentre il Comune ha guadagnato solo il raddoppio dell'affitto. Con Versace si rischiava il bis: la griffe ha presentato un mese fa la richiesta di subentrare negli spazi dell'argenteria Bernasconi). Era disposta a spendere 600mila euro di affitto annuo e a pagare 15 milioni a Bernasconi per l'acquisto del ramo d'azienda. «Quindici milioni da privato a privato e al Comune solo l'affitto raddoppiato?». Contro le trattative tra privati sono insorti il Pdl e Basilio Rizzo a sinistra. E ora la giunta bloccherà questa pratica.

Entro due settimane voterà una delibera con linee guida rigide: subentri solo su stessa attività (libreria con libreria, ad esempio), una boutique potrà rimpiazzare un'argenteria solo se vince una gara pubblica e comunque con la regia del Comune, che ha affidato al Politecnico uno studio su distribuzione delle attività e reddittivià del Salotto.

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