«Il vicesindaco lascia? La maggioranza è solida Avanti tranquilli a Sesto»

Alberto Giannoni

Il vicesindaco lascia, la giunta di Sesto San Giovanni va avanti. È questo il messaggio del sindaco Roberto Di Stefano dopo le dimissioni di Gianpaolo Caponi, che era stato suo avversario al primo turno delle Comunali e poi alleato al ballottaggio che per la prima volta ha scalzato la sinistra dal governo della città. Si dice «sorpreso», Di Stefano, «dall'apprendere attraverso un post di Facebook delle dimissioni». Definisce la scelta «francamente incomprensibile» e invita Caponi a ripensarci.

La scelta di Caponi, effettivamente imprevista, è maturata però come ultimo atto di un disagio politico interno all'area civica che l'aveva sostenuto come candidato sindaco. Il polo civico centrista aveva ottenuto un ottimo risultato elettorale e -grazie anche all'apparentamento una rilevante rappresentanza in Consiglio, con 7 consiglieri. La metà di questi consiglieri, tuttavia, si era progressivamente avvicinata al centrodestra. E questo indebolimento politico era culminato, alcuni giorni fa, nelle dimissioni di un'assessora civica rimasta «fedele» a Caponi, Angela Tittaferrante. Quindi è toccato allo stesso Caponi fare un passo indietro. «Comprendo che Gianpaolo abbia avuto recentemente dei problemi all'interno della sua coalizione, perdendo pezzi - dice il sindaco - e non nego alcune frizioni in passato, più di metodo che sui contenuti, ma non credo che siano motivazioni sufficienti per una scelta del genere». Tensioni politiche, qualche frizione personale, un differente approccio di metodo anche, probabilmente. La frattura adesso non pare ricomponibile. E Caponi ha già fatto sapere che non intende ripensarci, spiegando che le sue dimissioni «non sono frutto di un momento di rabbia ma di una lunga e approfondita riflessione». «Il sogno che abbiamo di costruire una città dialogante basata sulla ricerca delle soluzioni ai problemi concreti dei cittadini, e lontano dalle contrapposizioni partitiche-elettorali - ha detto dimettendosi - è venuto meno per il prevalere di altre logiche». Di Stefano comunque, anche senza i tre eletti civici che perderebbe, ha i numeri.

Rivendica la sua azione e rassicura: «Qualunque sia la decisione di Caponi conto su una maggioranza solida e coesa in Consiglio comunale e continuerò quindi a guidare la città, nella certezza che i sestesi sono dalla nostra parte, come dimostrato ampiamente all'ultima tornata elettorale». E il centrodestra, in effetti, ha vinto sia alle regionali che alle politiche, portando a casa i collegi locali.

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