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Il mistero dei milioni da restituire

Oltre 7 milioni di euro, 14 miliardi delle vecchie lire: sono soldi «piovuti» in Regione dall’Unione Europea e dallo Stato italiano che potevano - o meglio, dovevano - essere spesi a favore dei cittadini, e invece sono rimasti inutilizzati, chiusi in qualche cassetto della burocrazia. Per questo, ora l’Ue e lo Stato li rivogliono indietro: «Non siete stati capaci di utilizzarli, ridateceli indietro!». A ingrassare, quindi, sarà solo il «maialino» del Giornale; a dimagrire, invece, è il bilancio della Regione che viene radiografato e discusso in questi giorni nelle Commissioni specifiche, in attesa di transitare in aula ed essere votato entro fine mese. A scoprire la «voce», nei meandri infiniti del documento contabile definito tecnicamente «Assestamento di bilancio» e al vaglio dei consiglieri, è stata Raffaella Della Bianca, Pdl, vicepresidente della Commissione Attività produttive: «Mi ha incuriosito subito la cifra, certo non indifferente, specie di questi tempi, ma soprattutto la citazione - spiega lei stessa, ingegnere, particolarmente a suo agio coi numeri -. Si parla in modo generico di “Restituzioni alla Ue e allo Stato“, senza specificare però di cosa si tratta esattamente».
Immediata la richiesta di conoscere a cosa si riferisse l’importo. Della Bianca si è rivolta prima all’assessore Pippo Rossetti, che però, essendo in pratica all’esordio nell’incarico, ha girato il quesito, per competenza, ai tecnici degli uffici. Poco o niente da fare, comunque, anche con loro: «Si tratta, cioè dovrebbe trattarsi, per quanto riguarda l’Europa, di finanziamenti a valere su Obiettivo 2» è stata la prima replica alla richiesta di chiarimenti. Intendiamoci: nessuna intenzione di depistaggio, quanto piuttosto la difficoltà di capire, anche da parte di chi col bilancio della Regione ha una consuetudine di confidenza, cosa diavolo siano tutti quei soldi che bisogna restituire.

Anche perché, al di là delle promesse di fornire risposte precise alla legittima curiosità di Raffaella Della Bianca, finora non si è riusciti ad appurare la destinazione originaria (e i motivi dell’impiego mancato) di quei 7 milioni, 224mila 703 euro e 94 centesimi iscritti iscritti nell’elenco delle «Quote vincolate ai sensi della legge regionale n. 15/2002 ancora da coprire». L’unica cosa certa, infatti, è che dovranno tornare da dove sono venuti.

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