Recensione Honor Magic V5: un mese con lo smartphone pieghevole

Abbiamo provato per un mese il nuovo smartphone pieghevole di Honor, ecco la recensione del Magic V5 Pro

Recensione Honor Magic V5: un mese con lo smartphone pieghevole

Mai come nel 2025 si è infiammata la guerra nel mondo degli smartphone pieghevoli. La sfida fra Honor e Samsung si è accesa, e i cinesi hanno presentato un top di gamma in grado di sfidare il dominio dei coreani, pur restando ancora un segmento di nicchia.

Dal 2023 Honor ha iniziato a introdurre le batterie al silicio-carbonio sui suoi smartphone in sostituzione di quelle agli ioni di litio. La differenza è nel materiale dell'anodo (silicio-carbonio appunto) rispetto alle classiche batterie che utilizzano la grafite. Il risultato è un aumento della densità energetica e si vede subito confrontando Honor Magic V5 con il nuovo Samsung Galaxy Z Fold 7: lo spessore è lo stesso, ma il pieghevole di Honor ha una batteria con maggiore capacità... si tradurrà poi in una reale maggiore autonomia?

Honor Magic V5 chiuso

Dura di più e si carica più velocemente.

Forte di una ricarica a ben 66 W, affiancata dalla ricarica rapida wireless a 50 W, Magic V5 racchiude in un peso di soli 217 grammi un display da 7,95" che, da aperto, è spesso solo 4,1 mm. Da chiuso, con lo schermo da 6,43", lo smartphone ha uno spessore totale di soli 8,8 millimetri nella versione Ivory White e 9 mm nelle altre colorazioni che pesano 5 grammi in più, anche se questo record è stato raggiunto senza considerare l'ingombrante modulo fotografico e senza le pellicole proteggi schermo che sono installate di serie e quindi aggiungono qualche millimetro in più allo spessore. Insomma, la guerra del marketing, ma ormai siamo abituati...

Il processore Snapdragon 8 Elite a 3 nm di Qualcomm è il motore di questo modello che guarda il mondo con tre telecamere: il sensore da 64 MP utilizza un obiettivo periscopico con zoom ottico 3x, la fotocamera principale ha un sensore da 50 MP e quella grandangolare ha anch'essa un sensore da 50 MP.

I due schermi lavorano a 120 Hz per mantenere la stessa, ottima, fluidità nello scrolling e nella visualizzazione dei contenuti anche quando si passa dallo schermo esterno a quello interno e la luminosità di picco, fino a 5000 nit, si è dimostrata in grado di reggere anche il classico utilizzo estivo sotto il sole diretto. A differenza del Fold 7, però, Honor Magic V5 è riuscito ad aumentare la luminosità degli schermi (fino a 5.000 nit) senza iniziare a riscaldare, confermando in questo un piccolo vantaggio rispetto al modello di Samsung.

Magic V5 usa l'IA... e aiuta a individuare i falsi con l'IA

Sul pieghevole di Honor non c'è solo l'IA generativa che riconosce gli elementi sullo schermo con Google Gemini o permette di creare contenuti e modificare al volo le foto. Honor ha infatti pensato a un servizio di rilevazione AI dei deepfake che funziona anche durante le videochiamate e permette di individuare eventuali tentativi di frode.

In più, grazie alla traduzione integrata, l'IA può anche tradurre le telefonate in altre lingue. Per assicurare la privacy della traduzione vocale, il motore di traduzione IA, che oggi supporta inglese, cinese, francese, tedesco, italiano e spagnolo, funziona in locale e senza connessione a Internet.

gomma magica honor
La gomma magica ha rimosso i passanti e le auto tramite IA

Senza dubbio, però, i servizi di IA più utilizzati saranno quelli legati alle foto e qui Honor Magic V5 propone la trasformazione delle immagini in brevi video (tramite Google Veo), la "gomma IA" che cancella passanti, intrusi o elementi dalle nostre foto semplicemente selezionandoli e cerchiandoli, l'ottimizzazione tramite IA dei parametri della foto (nitidezza, luminosità, contrasto e via dicendo), la possibilità di ricostruire i bordi delle foto così da espanderle o adattarle a formati diversi e altro ancora.

I vari sistemi funzionano bene: la gomma magica (che elimina gli intrusi dalle foto) è all'altezza di quella di Samsung ed entrambe sono un gradino sopra rispetto all'iPhone che ancora fatica a creare dei risultati puliti e accettabili. Peccato che il servizio che trasforma le foto in video sia a pagamento dopo le tre foto gratuite per testarlo.

Magic V5 fotocamere

Fotocamere: bene, ma non perfette

Il "problema" dei foldable è sempre stato quello di fotocamere non all'altezza dei top di gamma "non pieghevoli". Così Honor ha deciso di creare un modulo fotografico dedicato che aumenta notevolmente lo spessore dello smartphone.

Qui troviamo le varie fotocamere con due sensori da 50 megapixel (la fotocamera principale con apertura f/1.6 e quella grandangolare con apertura f/2.0) e un sensore da 64 megapixel per la fotocamera con teleobiettivo periscopico e apertura f/2.5.

fotocamera honor magic v5

Nel collage qui sopra potete vedere lo stesso paesaggio ritratto, a partire da sinistra in alto, a 0,5x, 1x, 2x, 3x, 6x e 50x (quest'ultimo con lo zoom digitale).

Di giorno o in interni ben illuminati la resa delle fotocamere è buona, ma di notte e con forti contrasti luminosi, l'IA ci mette troppo lo zampino e il risultato è solamente mediocre: bene nei paesaggi, meno bene nelle scene in cui c'è un soggetto in primo piano e un paesaggio fortemente contrastato nello sfondo.

foto notturna magic v5

In queste situazioni, infatti, Magic V5 va a elaborare troppo l'immagine creando artefatti fastidiosi che, a volte, deformano anche in modo caricaturale i tratti somatici dei soggetti in notturna (occhi, naso e via dicendo). Insomma, molti dei ritratti notturni con luce scarsa o con forti contrasti luminosi risultano quasi inutilizzabili anche se caricati sui social dove non si può zoomare, perché i dettagli del volto si confondono, la stabilizzazione non è perfetta e i concorrenti (Samsung e iPhone) riescono ad oggi a fare di meglio.

Nelle altre situazioni notturne, dove la luce è più uniforme, il risultato è soddisfacente e a prova di social, ma non certo a livello dei "cameraphone" più blasonati.

fotocamera principale magic v5

Fatta eccezione per queste situazioni, di giorno o con buona illuminazione, le tre fotocamere restituiscono buone foto e anche il bokeh, la sfocatura dello sfondo, è assimilabile a quello delle digitali compatte grazie all'ottimizzazione software che dà una mano a superare i limiti ottici delle lenti di uno smartphone.

macro magic v5

Da lodare il sistema di stabilizzazione ottica per i video dove Honor Magic V5 ha prestazioni eccellenti, restituendo filmati stabili e cinematografici anche a risoluzione 4K e a 60 FPS senza andare a scaldare la scocca. Di notte, nelle riprese video, si nota un po' di rumore digitale, specie nelle scene più buie, ma i filmati restano assolutamente più utilizzabili.

Honor Magic V5

Il software è sempre più importante

Con quest'ultima generazione, Honor ha confermato il suo impegno a garantire 7 anni di aggiornamenti del sistema operativo in Europa. Significa che sia gli aggiornamenti principali di Android (a partire da Android 15 con cui lo smartphone arriva in commercio), sia le patch di sicurezza mensili, dureranno per 7 anni dall'uscita, rendendo il prodotto in grado di competere con i marchi più longevi (Samsung tra questi).

multitasking magic v5

Con Magic V5, poi, arriva un importante lavoro di ottimizzazione dell'interfaccia che permette di gestire fino a tre finestre affiancate, esalta il multitasking rendendolo allo stesso tempo semplice da utilizzare e introduce il Magic Portal, un "portale magico" che rimuove i limiti dell'esperienza di uno smartphone avvicinandosi al concetto a cui siamo abituati nel mondo dei computer, quello delle interazioni fra varie applicazioni in maniera più immediata e con meno passaggi.

Selezionando un indirizzo scritto in una mail, ad esempio, basterà trascinarlo verso il bordo dello schermo per vedere una selezione di applicazioni: se l'indirizzo verrà trascinato sull'icona di Google Maps, lo smartphone avvierà la navigazione. Se verrà trascinato in Whatsapp, il portale magico lo condividerà, e via dicendo, saltando i classici passaggi che invece sarebbero necessari con un'interfaccia tradizionale.

honor multitasking magic v5

Un'estate con Magic V5: display, surriscaldamento e batteria

Far provare ai giornalisti il proprio smartphone d'estate è un rischio per i produttori, perché la stagione estiva mette di fronte a sfide importanti: la luminosità dei display sotto la luce solare diretta spesso evidenzia gli eventuali difetti dello schermo, e il surriscaldamento dello smartphone durante i compiti più impegnativi come le riprese video e i giochi è un problema dei modelli poco ottimizzati.

Ultimo aspetto, non meno impegnativo, è quello della batteria che viene messa a dura prova durante le vacanze in cui siamo spesso fuori tutti il giorno e non necessariamente vicini a una presa di ricarica.

Honor Magic V5 display sole

Eppure Magic V5 ha superato bene la maggior parte di queste prove. Partendo dallo schermo, i 5.000 nit di picco hanno consentito di visualizzare sempre con chiarezza i contenuti che, grazie a 120 Hz (adattivi) di frequenza di entrambi i display, sono proiettati con la massima fluidità.

I veri punti di forza, però, riguardano la batteria e la capacità di evitare il surriscaldamento. Con un utilizzo intenso, fatto prevalentemente nello schermo esterno ma con diverse aperture e visualizzazioni di contenuti in multitasking sul display interno, Magic V5 è riuscito ad arrivare a fine giornata con una piccola percentuale di carica residua (tra il 10 e il 25%).

Prestazioni, un compromesso accettabile

Guardando alle prestazioni pure, i test con i software di benchmark hanno evidenziato risultati di ottimo livello, ma non eccellenti. Su Geekbench 6, ad esempio, il suo punteggio mostra tutti gli indizi di una potenza volutamente limitata per evitare il surriscaldamento dello Snapdragon 8 Elite, cosa riscontrata anche nell'uso quotidiano che ha confermato una scocca sempre fresca, segno che il software mette un "limite" alla potenza a vantaggio dell'usabilità del dispositivo per raggiungere un equilibrio ottimale.

Nello stress test di 3DMark, invece, Magic V5 ha mostrato un surriscaldamento maggiore e in un caso è risultato addirittura impossibile da tenere in mano. Va detto, però, che nei test successivi, sempre con 3DMark, le temperature sono scese a livelli accettabili, segno che forse il primo tentativo (tutti i benchmark sono stati eseguiti a freddo e dopo un riavvio) è stato un caso eccezionale imputabile a qualche problema software risolto al successivo riavvio.

Confrontandolo con lo Z Fold 7 di Samsung, a parità di test e a punteggio sostanzialmente comparabile, il pieghevole di Honor ha evidenziato comunque temperature di esercizio maggiori negli stress test (sia per le minime, sia per le massime) nel range di 5/8° in più rispetto a Samsung.

Escluso questo scenario, assimilabile all'utilizzo intensivo di videogiochi o applicazioni di foto e video editing, Honor Magic V5 riesce ad essere equilibrato e bilanciato nell'utilizzo di tutti i giorni e nel multitasking, sia per il lavoro, sia per la multimedialità (foto, video, utilizzo per Netflix e via dicendo).

Nulla da segnalare per la ricezione telefonica e la parte legata alla connettività, di prim'ordine e con tutti i protocolli più recenti. Bene la ricezione del segnale in tutte le circostanze, anche dove altri smartphone invece faticavano a tenere il segnale durante le chiamate.

Honor Magic V5 piega
La piega si vede solo di lato, nel quotidiano è quasi invisibile

Cosa migliorare

L'interfaccia ha fatto salti in avanti importanti, ma non è ancora all'altezza di quella più sofisticata di Samsung che, dalla sua, ha anche un ecosistema più sviluppato e maturo anche in termini di accessori dedicati. In particolare, si notano ancora alcune parti dell'interfaccia che mostrano etichette di testo riportate a capo e non ottimizzate (come nella schermata dei comandi rapidi) e piccole imperfezioni che dimostrano che c'è ancora del lavoro da fare.

Si tratta di difetti minori se consideriamo il pacchetto completo. Se poi, come il sottoscritto, siete utenti storici di Samsung o di iPhone, Honor vi permette di fare una migrazione dei contenuti semplice e guidata, oltre ad avere le app per la condivisione rapida dei file con Windows, Mac e iPhone, ma dovrete rinunciare alla compatibilità con alcuni accessori: nel caso di Samsung, ad esempio, non si potranno utilizzare i tracker e l'anello. E per iPhone bisognerà rinunciare a Apple Watch.

Infine la questione thermal throttling: lo Snapdragon 8 Elite resta un chipset che rischia di incappare nel fenomeno che, per i meno tecnici, si traduce in un taglio di potenza a causa della tendenza del processore al surriscaldamento. Nell'uso quotidiano non si nota e non si tratta certo di uno smartphone pensato per il gaming, ma chi ha intenzione di usare il V5 per i videogiochi o fa tanto editing di video farebbe meglio a rivolgersi altrove.

Honor Magic V5
Da aperto il Magic V5 è sottilissimo

Conclusioni e prezzo

Honor Magic V5 può essere definito il pieghevole della maturità per Honor che conferma la sua abilità nel creare uno smartphone pieghevole in grado di impensierire gli avversari a livello di hardware, e oggi utilizzabile anche nel software perché l'interfaccia "multi-finestra" è pratica, con tantissime opzioni di configurazione e permette davvero di sfruttare le dimensioni dello schermo interno, soprattutto per chi con il cellulare ci lavora.

Si nota lo sviluppo dell'interfaccia e dell'esperienza utente, così come c'è un'attenzione particolare all'utente grazie ai tutorial contestuali che, man mano che utilizziamo il dispositivo, ci spiegano come potremmo essere più efficienti con suggerimenti mirati sulla gestione delle finestre, del multitasking e via dicendo. Samsung resta ancora un gradino avanti, ma con il V5 Honor ha messo sulla scacchiera un pezzo da novanta.

Buone le prestazioni delle fotocamere, anche se restano alcuni dei vincoli dei pieghevoli e forse una tendenza eccessiva all'elaborazione delle immagini tramite software. In questo gli avversari fanno meglio, specie in notturna.

Honor Magic V5 spessore
Anche da chiuso il Magic V5 è sottilissimo

Honor Magic V5 è disponibile al lancio a un prezzo di listino di 1.999,9€ che scende a 1.699,9€ grazie al coupon sconto di 300€ con in omaggio Honor Magic Pen (il pennino usabile su entrambi gli schermi) e il caricatore rapido Honor da 66 W.

Si tratta di una cifra che, in valore assoluto, è in linea con il mercato e anzi è più bassa di alcuni concorrenti, ma l'attrattività dipende dal tipo di utente che valuta l'acquisto. Chi viene dal mondo Samsung o Apple, ed è abituato ai top di gamma di queste due aziende, potrebbe trovare il prezzo ancora troppo alto considerando che viene chiesto di rinunciare a un ecosistema software e hardware di alto livello al quale magari si è abituati da anni.

Samsung ha un ecosistema maturo, ha una suite di privacy e sicurezza di altissimo livello utilizzabile anche per dati aziendali sensibili (Knox), è integrato in maniera fluida praticamente con un intero ecosistema di accessori (dalle TV agli indossabili) e ha in più DeX che lo trasforma in un computer. Senza contare che il trade-in di Samsung abbassa di molto il prezzo d'ingresso del suo pieghevole grazie alla supervalutazione dell'usato.

Molte di queste considerazioni valgono anche per Apple che ha un sistema operativo più chiuso di Android ma fluidissimo, può beneficiare dei tantissimi vantaggi in termini di ecosistema di accessori ed è ancora tra i migliori per foto e video.

Honor ha dalla sua lo svantaggio di avere un ecosistema molto meno sviluppato in Europa, ma sta procedendo con il piede ben piantato sull'acceleratore ed è per questo che, per tutti gli utenti non Apple/Samsung che magari devono sostituire uno smartphone con diversi anni alle spalle

e vogliono salire di categoria, può essere il punto d'ingresso perfetto nel mondo dei pieghevoli magari acquistandolo qualche mese dopo il lancio in occasione di una riduzione di prezzo.

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