La moda e la pittura dello stilista dei Papi. "Ora vesto Prevost"

Dialogo con le opere nella Pinacoteca Sorcinelli: "Per lui ho preparato la mitra"

La moda e la pittura dello stilista dei Papi. "Ora vesto Prevost"
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Saliamo lo scalone della Pinacoteca Ambrosiana con Filippo Sorcinelli, il «couturier del sacro» (così lo ha definito Vogue), artista poliedrico e profondamente credente, famoso per essere lo stilista di fiducia del Vaticano, Papa Prevost incluso. È a Milano perché inaugura, in una mostra diffusa in sette sale della Pinacoteca, il suo progetto «Art in Respect Mostra dialogante» (fino al 27 maggio), un percorso multisensoriale tra moda, pittura e profumi in dialogo con le opere dei grandi maestri conservati all'Ambrosiana, come Leonardo da Vinci e Raffaello.

Poco meno di 50 anni, barba, anelli e tatuaggi, Sorcinelli, di nero vestito, si muove a passo veloce tra le sue creazioni: in sala 2 vediamo la Casula rossa e la mitra indossata da Papa Benedetto XVI e in quella accanto una mitra preziosa con ricamo in oro e ametiste. Poco distante la veste, preziosissima, creata per la statua della Vergine Fiumarola di Trastevere e poi ancora nella sala della Medusa un luccicante pastorale, nell'elegante peristilio del museo una veste nera con mitra. Accanto ad ogni creazione, un percorso olfattivo: ogni opera è accostata a uno scrigno che, se aperto, emana una fragranza dei profumi che Sorcinelli produce da anni con successo. Facciamo una sosta davanti lo straordinario cartone della Scuola d'Atene di Raffaello, capolavoro dell'Ambrosiana: nella sala Sorcinelli ha installato una copertura in tessuto, pietre e gioielli, per un grande libro: «Un omaggio alla conoscenza», dice. In Sala Federiciana, un altro importante dialogo: nell'antica sala di lettura seicentesca dove sono esposti fogli del Codice Atlantico di Leonardo, ecco alcuni lavori pittorici di Sorcinelli e una preziosa copertura per il grande evangelario ambrosiano. «Questa mostra era in programma da tempo, il fatto che apre adesso, in un momento così intenso per noi credenti, è una felice coincidenza», dice al Giornale l'artista che dal 2001 ha fondato il suo atelier di vesti sacre LAUS, cui poi si aggiunta la casa di profumi d'arte, e che in questi anni ha vestito Papa Benedetto XVI, Papa Francesco (incluso l'abito da lui indossato per la prima messa da Pontefice) e anche Papa Leone XIV. «Conosco Papa Prevost da quando era un semplice frate agostiniano che veniva nella Basilica di San Nicola da Tolentino: di lui posso dire che è una persona buona. L'emozione più grande? Aver preparato per lui la mitra, e avergliela messa sul capo per prendere bene le misure, che poi ha indossato nella sua prima messa nelle Grotte Vaticane. Quello è lo stile che piace a Papa Prevost, una personalità che saprà valorizzare la dimensione orizzontale della Chiesa, attenta al dialogo, ma anche quella verticale, fedele alla liturgia».

Sorcinelli, che ha iniziato la sua avventura nell'arte sacra per caso («un giorno un caro amico mi disse che sarebbe diventato sacerdote e gli risposi: alla veste ci penso io») e che si è conquistato la fiducia del Vaticano coltiva nel suo

atelier, attraverso la creazione di vestiti, gioielli, profumi, la convinzione che la fede si debba nutrire anche con la bellezza delle arti, in un'alchimia di sensi che permette di avvicinarsi, con rispetto, all'Altrove.

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