Molosso azzanna cinque persone, giovane lo sgozza

Il cane, sfuggito al padrone, ha seminato il panico. Tra i feriti anche una mamma che aveva tentato di difendere il figlio

Carlo Quiri

da Bergamo

Alla fine è stato abbattuto. Sgozzato da uno dei passanti feriti, il nipote ventenne di un macellaio in pensione che, armato di coltello, è riuscito a uccidere il piccolo, feroce pitbull fuggito al proprietario pochi minuti prima. Un tempo breve ma sufficiente perché il cane morsicasse cinque persone tra cui un bambino e la madre, quest'ultima ricoverata all'ospedale in serie condizioni, anche se non in pericolo di vita. Nessuno degli altri feriti è invece grave. L'animale era una particolare razza di pitbull, l'american staffordshire, nato da una selezione e allevato appositamente per combattere; per questo è stato inserito nella lista dei cani pericolosi, voluta dal ministro Sirchia per la tutela dell'incolumità pubblica. Non molto alto, massiccio di corporatura ma al tempo stesso agile, dà un'impressione di enorme potenza e ha una presa a tenaglia che provoca vaste ferite. Una bestia feroce di questo tipo ha tenuto in ostaggio ieri pomeriggio un condominio di via Capitano Sora a Dalmine, in provincia di Bergamo, dove si era appunto rifugiato dopo essere scappato al padrone che abita nella stessa strada. Entrato nel cortile dello stabile, il cane ha attaccato chiunque gli capitasse davanti e chi ha assistito alla scena, ha paragonato l'animale a un'autentica furia. L'american staffordshire, infatti, ha azzannato cinque persone tra cui un bimbo. In difesa del piccolo è intervenuta la madre, a sua volta assalita e ora ricoverata in ospedale in gravi condizioni. Ad abbattere l'animale, alla fine, è stato un giovane residente nello stesso condominio: entrato in casa dopo essere stato a sua volta morsicato, il ventenne è uscito con un coltello da cucina e in poco tempo ha ucciso il cane. Il proprietario è stato denunciato a piede libero con l'accusa di lesioni; sull'animale morto verranno ora effettuate le analisi per escludere malattie come la rabbia, che imporrebbero particolari profilassi sanitarie ai feriti.


Un episodio come quello di Dalmine riporta l'attenzione sulla pericolosità di alcuni animali, soprattutto cani da guardia e difesa, dopo che in un recente passato erano stati numerosi i casi di attacchi da parte di pitbull o altre razze considerate a rischio.

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