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Per il 2019 la Merkel auspica una Germania protagonista

Nel tradizionale messaggio di fine anno la Cancelliera Angela Merkel traccia un bilancio dei suoi ultimi mesi alla guida della Germania, augurando per il 2019 una presenza sempre più decisiva del suo Paese all'interno dello scenario internazionale

Per il 2019 la Merkel auspica una Germania protagonista

In occasione dei festeggiamenti per l'arrivo del 2019 Angela Merkel decide di non lesinare con i buoni propositi, augurandosi una presenza sempre più consistente della sua Germania nello scenario politico mondiale al fine di promuoverne i valori. Nel consueto discorso di fine anno trasmesso dalla televisione tedesca, la Cancelliera ha infatti posto l'accento sul futuro ruolo del Paese all'interno dello scacchiere geopolitico, auspicando allo stesso tempo una ripresa dello spirito di cooperazione internazionale: "Riusciremo ad affrontare le sfide del nostro tempo solo rimanendo uniti e lavorando insieme agli altri popoli attraverso i confini. Questa è stata la lezione che ci hanno dato le due guerre mondiali avvenute nell'ultimo secolo. Un concetto che però oggi non è più condiviso da tutti, mettendo così sotto pressione la cooperazione internazionale. In un momento del genere, dobbiamo alzarci e lottare per difendere i nostri valori, dobbiamo assumerci queste maggiori responsabilità per il nostro stesso interesse". La Merkel ha inoltre menzionato le tre grandi sfide che il mondo dovrà necessariamente affrontare nel 2019: la lotta al cambiamento climatico, la crisi migratoria e il fenomeno del terrorismo internazionale: "È nel nostro interesse risolvere queste problematiche e possiamo farlo al meglio tenendo conto anche degli interessi degli altri".

Tra i punti salienti del discorso, la Cancelliera non ha poi fatto mistero delle sue forti preoccupazioni inerenti l'approccio unilaterale del Presidente statunitense Donald Trump nelle relazioni diplomatiche, pur non menzionandolo mai esplicitamente nel messaggio alla nazione. Un riferimento, questo, diretto soprattutto alle forti pressioni fatte dal capo di stato Usa nei confronti dei partner europei della Nato - ed in particolare alla Germania - al fine di convincerli ad aumentare i loro budget per le spese militari dell'organizzazione: "Continueremo ad aumentare i nostri sforzi umanitari senza tuttavia rinunciare ad accrescere le nostre spese militari". Per i prossimi due anni la Germania sarà inoltre chiamata a far parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite come membro non permanente, un compito che la Cancelliera assicura verrà svolto col massimo impegno nel trovare soluzioni globali ai problemi che affliggono il mondo. Proprio tra questi è stata menzionata anche la questione della Brexit, a proposito della quale la Cancelliera ha dichiarato: "Vogliamo mantenere strette relazioni diplomatiche con il Regno Unito malgrado la sua prossima fuoriuscita dall'Unione Europea".

Angela Merkel ha poi ricordato le numerose difficoltà, accorse durante l'anno appena passato, nella formazione del nuovo esecutivo. Riconoscendo infatti il fatto che molti tedeschi siano rimasti insoddisfatti dall'ennesima grande coalizione con i socialdemocratici dell'Spd, la Cancelliera ha tenuto a ricordare la sua decisione di lasciare la vita politica del Paese alla fine della legislatura, evitando quindi di cercare una quinta rielezione consecutiva, ormai non più così scontata: "Ci è voluto molto tempo per poter formare un governo ed anche quando ci siamo riusciti abbiamo avuto molti contrasti interni. La democrazia ha nel cambiamento il suo punto di forza e tutti noi abbiamo un nostro tempo".

Nel finale la Merkel ha messo in guardia la popolazione dalle crescenti divisioni che sono emerse all'interno della società tedesca, favorite dalla malagestione della crisi migratoria e dalle disparità economiche crescenti tra i cittadini dell'est e dell'ovest del Paese: "Sempre più spesso viene messa in discussione la natura della nostra società, i nostri valori di apertura, tolleranza e rispetto.

Sono questi valori che hanno reso grande il nostro Paese, Dobbiamo lavorare tutti insieme per essi, anche se ciò può essere complicato e faticoso".

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