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Bannon sfida la Casa Bianca: il libro è già sugli scaffali

La casa editrice anticipa l'uscita del volume per evitare lo stop da parte dei giudici

Bannon sfida la Casa Bianca: il libro è già sugli scaffali

La risposta alla Casa Bianca è arrivata subito, poche ore dopo la decisione degli avvocati di mandare un messaggio molto chiaro alla casa editrice Henry Holt and Company, chiedendo di fermare la pubblicazione del libro di Michael Wolff (Fire and Fury: the Trump White House), di cui da alcuni giorni si parla molto per via delle rivelazioni sulla famiglia Trump attribuite all'ex consigliere Steve Bannon, poi caduto in disgrazia agli occhi dell'amministrazione.

Trump paranoico e non pronto a governare, una Melania in lacrime, Jared Kushner considerato un "leccapiedi" e una Ivanka arrivista. Sono questi alcuni degli ingredienti di un volume che, già prima della pubblicazione, ha fatto parlare molto, anche per via di un estratto pubblicato dal New York Magazine, in cui si racconta di una campagna elettorale che avrebbe puntato a perdere e di un gruppo che a governare non era pronto.

Le voci sull'amministrazione hanno molto indispettito la Casa Bianca, tanto che Trump è arrivato a dire che ad agosto Bannon "non solo ha perso il lavoro ma anche la ragione". E se l'ex consigliere e uomo di Breitbart News ha assicurato di sostenere "giorno dopo giorno" il presidente, che ha definito "un grande uomo", questo non cambia la sostanza dei fatti e il contenuto del libro di Wolff.

Libro che rischiava di essere bloccato, se l'azione legale avesse avuto successo. Un timore che ha spinto la Holt&Co a prendere l'iniziativa e pubblicarlo prima del tempo, cinque giorni prima del previsto, sia in digitale che nel tradizionale formato cartaceo. "Grazie Mr. Presidente", ha scritto su twitter l'autore, che dell'attenzione riservata al frutto del suo lavoro non potrebbe essere più contento, considerato il fatto che prima ancora di finire nelle mani dei lettori Fire and Fury ha già raggiunto il primo posto della classifica di Amazon grazie alle prenotazioni.

Per la Casa Bianca Wolff è "in malafede" e il libro contiene "osservazioni false e prive di ogni fondamento". "Guardate al passato dell'autore", ha chiesto agli americani Trump, dicendo anche di non avere mai fatto entrare lo scrittore alla Casa Bianca, "cacciandolo più volte".

Accuse che Wolff rifiuta in un commento alla Nbc. "Certo che ho parlato col presidente - dice -. Che abbia capito che era un'intervista o meno, non lo so, ma non era 'off the record". E poi aggiunge: "Il cento per cento delle persone che lo circondano mettono in discussione la sua capacità di governare e lo descrivono come un bambino che ha bisogno di gratificazione immediata. Tutto ruota intorno a lui.

Dicono che è un cretino, un idiota".

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