Guerra in Ucraina

Battaglia all'Isola dei Serpenti: abbattute due motovedette Raptor

Un drone turco in dotazione all'Ucraina ha colpito e affondato due motovedette russe al largo di Odessa, nei pressi dell'Isola dei Serpenti. "Insieme per la vittoria", ha affermato il capo delle forze armate ucraino

Battaglia all'Isola dei Serpenti: abbattute due motovedette Raptor

L'esercito ucraino avrebbe distrutto due motovedette "Raptor" delle forze di Vladimir Putin nei pressi dell'Isola dei Serpenti situata a 35 km dalle coste dell'Ucraina e praticamente di fronte la città di Odessa. L'annuncio è stato dato dal capo delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, sul proprio canale Telegram. Secondo quanto si apprende, la distruzione delle due navi d'assalto russe sarebbe avvenuta grazie al drone turco Bayraktar, molto utile e funzionale per l'esercito di Zelensky. "Il drone da combattimento Bayraktar funziona. Insieme per la vittoria!", ha aggiunto Zaluzhny.

La difesa dell'Ucraina

L'evento avvenuto sulle acque del Mar Nero si aggiunge ai successi ucraini maturati nelle ultime 24 ore come riportato dallo Stato maggiore del Paese, che ha affermato come la difesa aerea sia riuscita a intercettare e abbattere dieci droni russi Orlan-10 oltre ad aver respinto numerosi attacchi dell'esercito di Putin in Donetsk e Luhansk dove sono stati distrutti due carri armati, 17 sistemi di artiglieria e 38 unità di veicoli corazzati da combattimento. Su Twitter è stato pubblicato un video (lo abbiamo allegato in fondo al pezzo), postato anche dal sito ucraino Ukrinform, che mostra il momento in cui è stata colpita dall'esplosione una delle due motovedette. Insomma, un altro punto a favore di Zelensky e altre defezioni a favore di Putin in un conflitto che, fin dal primo momento, ha fatto capire come l'occupazione ucraina non sarebbe stata una "passeggiata" per gli uomini dello Zar.

Cosa sono i Bayraktar

Come abbiamo visto sul Giornale.it, questi droni turchi senza pilota, i Bayraktar TB2, sono uno dei più grandi successi delle esportazioni militari di Ankara che non sono nuovi in uno scenario di guerra. Infatti, sono stati già utilizzati in Libia, in Siria e nel Nagorno-Karabakh, regione del Caucasi meridionale dove nel 2020 questi droni hanno consentito di vincere la forza dell'esercito aremno colpendo numerose volte carri armati, obiettivi sensibili ma anche i sistemi di difesa antiaerei. Insomma, sono efficaci e davvero una spina nel fianco per chi se li ritrova contro. Il mezzo ha una lunghezza di 6,5 metri, le ali sono lunghe il doppio e si può smontare e rimontare facilmente. Riesce a nascondersi facilmente e rimanere in volo anche per 24 ore consecutive viaggiando fino a 220 Km/h.

Tra le armi a disposizione che può trasportare e sganciare come avvenuto con le motovedette russe appena abbattute si trovano bombe a guida laser, missili anti-carro e razzi di vario tipo.

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