Brexit, Ue contro Londra: "Non rispetta gli accordi". Via all'azione legale

La Commissione europea ha inviato al Regno Unito una lettera di messa in mora per aver violato i suoi obblighi ai sensi dell'accordo di recesso in riferimento alla Brexit

Brexit, Ue contro Londra: "Non rispetta gli accordi". Via all'azione legale

Un processo formale di infrazione contro il Regno Unito, contenuto in una lettera di costituzione in mora inviata dalla Commissione europea. Che adesso accusa Londra di aver violato gli accordi sulla Brexit, relativi all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea a fine dicembre. È questo l'ultimo guaio che rischia di travolgere in pieno l'esecutivo guidato da Boris Johnson.

Il comunicato della Commissione europea

Si tratta dell'inizio di un processo legale contro il Regno Unito, con Londra che ha un mese di tempo per rispondere alla missiva proveniente da Bruxelles. L'intera vicenda potrebbe addirittura sfociare in una causa presso la Corte di giustizia europea.

Scendendo nel dettaglio, l'azione legale riguardarebbe la proposta di legge sul mercato interno presentata dal governo Johnson il 9 settembre che, se adottato, ha ricordato Bruxelles, "violerebbe in modo flagrante il protocollo sull'Irlanda-Irlanda del Nord, in quanto consentirebbe alle autorità britanniche di ignorare l'effetto giuridico del Disposizioni sostanziali del protocollo ai sensi dell'accordo di recesso".

La Commissione ha spiegato nella sua nota che l'articolo 5 dell'accordo di recesso stabilisce che l'Unione europea e il Regno Unito devono adottare "tutte le misure appropriate" per "garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dall'accordo di recesso" e devono astenersi da "qualsiasi misura che possa compromettere il raggiungimento di tali obiettivi".

Come se non bastasse, si legge ancora, entrambe le parti sono vincolate da un obbligo ben preciso: quello di "cooperare in buona fede nell'esecuzione dei compiti derivanti dall'accordo di recesso". Qualcosa è tuttavia andato storto, visto che alcuni rappresentanti del governo britannico hanno riconosciuto la violazione dei patti citati allo scopo di consentire allo stesso governo di "discostarsi in modo permanente dagli obblighi derivanti dal Protocollo".

Un'azione legale contro Londra

"Il governo britannico non è riuscito a ritirare le parti controverse del disegno di legge, nonostante le richieste dell'Unione europea. e il Regno Unito ha violato il proprio obbligo di agire in buona fede, come stabilito nell'articolo 5 dell'accordo di recesso", ha concluso la Commissione europea.

Detto altrimenti, se il disegno di legge dovesse essere adottato, questo andrebbe a ostacolare l'attuazione dell'accordo di recesso inerente alla Brexit. La Commissione ha quindi avviato una procedura di infrazione. A questo punto la palla passa al Regno Unito, che ha tempo fino alla fine del mese per presentare osservazioni alla lettera. Dopo aver esaminato le eventuali osservazioni, Bruxelles potrà, nel caso, decidere di emettere un parere motivato.

In un video messaggio la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è stata chiarissima, ricordando come la Commissione aveva "chiesto agli amici britannici di rimuovere le parti problematiche della legge sul mercato interno entro la fine di settembre".

La deadline è scaduta ieri e "le parti controverse non sono state rimosse". Per questo, "stamattina la Commissione ha deciso di inviare una lettera formale al governo britannico" di costituzione di messa in mora.

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