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Così l'asse Farage-Johnson può dare scacco matto a Bruxelles

Nigel Farage ha offerto a Boris Johnson una possibilità di uscire dal pantano: un asse elettorale sovranista. Ma il premier britannico non sembra entusiasta dell'ipotesi urne anticipate

Così l'asse Farage-Johnson può dare scacco matto a Bruxelles

Nigel Farage è disposto a fare un passo indietro, almeno in parte, pur di coadiuvare la hard Brexit di Boris Johnson.

Il partito del populista britannico, infatti, è disponibile a non presentare candidature in almeno 80-90 collegi. Il Brexit Party verrebbe ridimensionato, per quanto alle elezioni europee sia arrivato primo, ma i Tories avrebbero parecchie certezze in più rispetto a quelle attuali. Si tratta di un modo utile a definire una maggioranza sovranista. Niente più opposizione ostativa, insomma. Prima, però, bisognerà attendere l'esito di queste fasi: non è detto che si vada ad elezioni anticipate. E non è scontato neppure che l'accordo soddisfi le aspettative degli elettori, che alla fine mantengono il potere decisionale sulle sorti politiche delle alleanze.

Il dado di Nigel Farage è comunque tratto: nel caso in cui il premier del Regno Unito accettasse la proposta, verrebbe istituita un vero e proprio asse pro Brexit. Un'alleanza costruita attorno alle istanze conservatrici ed euroscettiche. Sappiamo come Boris Johnson voglia scongiurare l'ipotesi di un appuntamento elettorale in ottobre. L'ex sindaco di Londra, al momento, è impegnato su alcuni fronti caldi: dalla sospensione del Parlamento, che è molto contestata, alla necessità di serrare i ranghi per evitare che il partito che guida si disgreghi. Alcuni esponenti hanno già fatto le valigie in direzione Liberal Democratici, che sono in ripresa numerica e consensuale. Ma Johnson continua a non mettere discussione la bontà di una fuoriuscita senza previo accordo. Nonostante la legge anti no deal sia stata approvata in entrambi i rami parlamentari.

E allora Nigel Farage ha messo a disposizione una sorta di cintura di salvataggio. Stando a quanto riportato dal The Guardian, Farage, che ha utilizzato anche dei quotidiani per il lancio del suo appello, l'ha messa così: "Se hai il coraggio di una Brexit in piena regola, ti aiuteremo a garantire una grande maggioranza della Brexit. Insieme possiamo distruggere il Labour di Corbyn". Il vertice del Brexit Party è favorevole alla costruzione di un asse che possa dare scacco matto a Bruxelles. Perché senza troppe contrarietà tra gli scranni, Boris Johnson avrebbe la strada spianata. Sono i numeri delle elezioni di maggio a parlare per l'ex vertice dell'Ukip: 30.5%.

Le prossime settimane saranno decisive. Le ultime rilevazioni, secondo l'Adnkronos, fanno ancora registrare il primato del premier. Ma da qui alle elezioni, considerato il ginepraio in cui sembra essersi infilata la traiettoria di Johnson, può succedere di tutto.

Per questo, in fin dei conti, l'eventualità di un impegno congiunto con Farage può essere tenuta in considerazione.

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