Hanno commosso le parole pronunciate in Senato da Paolo Regeni, madre di Giulio, che ieri dalla sala Nassiriya di Palazzo Madama ha ricordato il momento in cui, con il marito, ha dovuto riconoscere il cadavere del figlio, torturato e ucciso in Egitto. "Tutto il male del mondo si è riversato sul suo volto", ha raccontato, chiedendo che il governo non lasci vincere l'impunità.
"Confidiamo in una risposta forte", ha ribadito ieri la famiglia Regeni. E se Luigi Manconi, senatore del Partito democratico e presidente della Commissione per i diritti umani, proponeva di almeno valutare di richiamare l'ambasciatore in Egitto, per dare un segnale al Cairo, in un'intervista a Voci del Mattino, su Radio Rai 1, l'ex ministro degli Esteri Emma Bonino è di tutt'altro avviso.
"Alcuni gruppi e Ong che lavorano nel settore parlano di oltre 10 mila persone in attesa di giudizio solo nell'ultimo anno", dice la Bonino, sottolineando come il sistema giudiziario egiziano non funzioni e aggiungendo che "persino il Comitato egiziano per i diritti umani, che è un Ente pubblico, parla esplicitamente di 164 sparizioni immotivate di persone tra aprile e giugno dello scorso anno".
L'atteggiamento da tenere, dunque, non è secondo lei quello di ritirare l'ambasciatore, ma piuttosto rafforzare la presenza italiana "in Egitto, anche con personale specializzato, laddove sia possibile". E il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al Corriere della Sera dice che sarà necessario sentire "in primo luogo le valutazioni del procuratore Pignatone. Se non abbiamo risposte convincenti, compiremo i passi conseguenti". Parole che dovranno essere seguito da gesti concreti.
Le ipotesi in campo sono al momento molte. Richiamare l'ambasciatore, ma anche mosse sul piano economico, come quelle prospettate dal presidente della commissione Bilancio alla Camera, Francesco Boccia.
"L'Egitto deve chiedere scusa - ha detto oggi -. Non c'è accordo commerciale che tenga davanti a una situazione del genere". E l'Italia, secondo partner europeo dell'Egitto, sul tema potrebbe farsi sentire in modo pesante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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