È iniziata alle nove ora italiana e si è conclusa alle sedici una tregua unilaterale proclamata da Israele in alcune zone della Striscia di Gaza, dopo che ieri le autorità hanno subito pesanti critiche perché una scuola, utilizzata dalle Nazioni Unite come rifugio per gli sfollati a Gaza, è stata colpita, causando almeno dieci vittime.
Dalla tregua è rimasta esclusa la zona a est della città di Rafah, al confine con l'Egitto, dove l'esercito ha informato di scontri a causa dei quali "sarà mantenuta una presenza militare". In questa zona, secondo SkyNews, sarebbe rimasto ucciso un volontario del Regno Unito. Londra sta verificando la notizia.
La scelta di Israele è stata accolta con scetticismo da Hamas, il gruppo che controlla Gaza. Un portavoce ha definito la tregua un tentativo di "distrarre" l'opinione pubblica da quanto accaduto ieri. L'Unrwa (United Nations Relief and Works Agency) ha dichiarato che Israele era stato avvisato delle coordinate della scuola per ben 33 volte, l'ultima poco prima che fosse colpita. L'esercito ha replicato dicendo che l'obiettivo non era l'istituto, bensì "tre terroristi del Jihad islamico a bordo di una moto" che passava vicino all'edificio.
Ieri il premier israeliano Netanyahu ha sottolineato che, nonostante una parte delle truppe si sia allontanata da Gaza, le operazioni non sono ancora concluse. Il ministro degli Esteri di Tel Aviv, Avigdor Lieberman, ha detto oggi che bisognerebbe prendere in considerazione l'idea di passare alle Nazioni Unite il controllo di Gaza.
Tregua e attacco a Gerusalemme
Una bambina palestinese è rimasta uccisa poco dopo l'entrata in vigore della tregua umanitaria nel campo rifugiati di Shati, dove ci sarebbero anche diversi feriti. La notizia è stata riferita dall'agenzia palestinese Ma'an.
A Gerusalemme un'escavatrice ha colpito un autobus, ribaltandolo e uccidendo un passante e causando cinque feriti. Il conducente del mezzo edile sarebbe stato poi ucciso da un poliziotto. Le autorità hanno elevato lo stato d'allerta nel timore di dimostrazioni.
Raid nella notte
Dall'inizio delle operazioni militari sono morti almeno 1.822 palestinesi e 67 israeliani (64 militari, tre civili). Secondo le Nazioni Unite almeno tre quarti delle vittime palestinesi sono civili.
Dieci persone sono rimaste uccise in raid notturni, che hanno colpito 20 obiettivi. Tra i morti ci sarebbe anche Danyal Mansour, comandante del Jihad islamico nella parte settentrionale della Striscia di Gaza che, secondo i servizi segreti di Israele, guidava l'intelligence del gruppo.
Hamas e la Jihad aprono a una tregua di 72 ore
Hamas e la Jihad islamica avrebbero aperto a una tregua umanitaria di 72 ore tra Gaza e Israele. Lo ha reso noto il Jerusalem Post che riprende fonti egiziane riprese dal sito libanese Al Mayadeen. Fonti dell’agenzia egiziana Mena poi fanno sapere che la tregua umanitaria, spinta dal Cairo, potrebbe entrare in vigore domani alle 8 per durare appunto 72 ore. Secondo le stesse fonti la tregua potrebbe essere annunciata questa sera a patto che inizino i negoziati durante il periodo di cessate il fuoco. Anche Israele ha dato il suo ok alla tregua di 72 ore a Gaza a partire da domani alle ore 8, le 7 in Italia. Lo ha reso noto un funzionario egiziano vicino ai colloqui.
"I colloqui in Egitto tra le parti sono sfociati in un impegno a una tregua di 72 ore a partire dalle ore 8 di domani. Le delegazioni arriveranno al Cairo per condurre nuovi negoziati", ha detto la fonte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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