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Irlanda del Nord dopo la Scozia, torna l'indipendenza dal Regno Unito

Michelle O'Neill, la leader di Sinn Fein, si è detta disponibile a farsi promotrice di un referendum che favorisca l'annessione dell'Irlanda del Nord alla Repubblica d'Irlanda. Dopo la Scozia, un altro effetto della Brexit

Irlanda del Nord dopo la Scozia, torna l'indipendenza dal Regno Unito

L'Irlanda del Nord si candida ad un ulteriore possibile referendum per uscire dal Regno Unito. Dopo l'annuncio di ieri del premier scozzese, infatti, è il turno di Michelle O'Neill, leader di Sinn Fein, dichiaratasi favorevole all'annessione alla Repubblica d'Irlanda. Il timore, per nulla nascosto, proviene anche in questo caso dagli effetti della Brexit.

Nella giornata di ieri, infatti, Sinn Fein, il partito nazionalista dell'Irlanda del Nord, ha ufficialmente preso posizione in merito ad una possibile uscita dal Regno Unito, dichiarando di voler promuovere un referendum in merito. L'annuncio arriva poche ore dopo che Nicola Sturgeon, premier scozzese, ha dichiarato che avverrà una seconda votazione sull'indipendenza della Scozia.

Quando nel giugno 2016 il Regno Unito si è pronunciato a favore della Brexit, i cittadini dell'Irlanda del Nord si erano distinti per aver convintamente votato per il remain. Come la Scozia, insomma, anche in quest'altra nazione non vi era stata sintonia con il resto dei cittadini del Regno. Già nell'ottobre del 2016, del resto, era emersa con chiarezza la volontà di contrastare in qualunque modo l'esito derivato dalle urne: davanti all'Alta Corte di Belfast, Ronan Lavery, uno dei legali del movimento che fortmente continua ad opporsi alla Brexit del Nord Irlanda, dichiarò che in base alle disposizioni dell'accordo di pace del Venerdì santo, la sua nazione avrebbe potuto porre il veto per l'uscita dall'Ue. Le voci attorno quest'altro scenario referendario, insomma, si susseguono in queste ore, come riportate da questo articolo di The Post Internazionale.

I cattolici del partito nazionalista Sinn Fein, peraltro, si sono notevolmente rafforzati dopo le elezioni per il rinnovo del Parlamento dell'Irlanda del Nord. La tendenza degli elettori nel rafforzare questo schieramento ha confermato la contrarietà alla Brexit. A costringere il governo alle urne, del resto, era stata la stessa formazione cattolica, quando optò per il ritiro dal governo di unità, arrivando così alla conta elettorale con i protestanti. I segnali che arrivarono da quelle parlamentari e dal voto sulla Brexit stessa, lasciano pensare che ci siano buoni margini di riuscita per la proposta della O'Neill.

L'Irlanda del Nord, in definitiva, dopo la Scozia rimette sul tavolo delle questioni di geopolitica continentale la battaglia per l'indipendenza dall'Inghilterra da parte delle altre nazioni del Regno.

In questo caso l'obiettivo sarebbe una storica riunificazione con la Repubblica d'Irlanda, evento che potrebbe chiudere una delle questioni più aperte e sanguinosedella storia contemporanea, sin dalla nascita dello Stato libero d'Irlanda e della firma del trattato Anglo-Irlandese del 1921, seguito alla guerra d'indipendenza.

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