Dopo la tensione dell'est dell'Ucraina e l'annessione della Crimea avvenuta nel corso del 2014, Stati Uniti ed Europa hanno pesantemente sanzionato la Russia e ora a Mosca iniziano a conteggiare i danni dell'embargo. Per il vice ministro per lo Sviluppo economico Aleksei Likaciov le sanzioni hanno causato un danno quantificato tra i 20 e 25 miliardi di dollari.
In risposta alle sanzioni Ue, la Russia ha adottato lo stop all'importazione dei prodotti da parte dei partner commerciali del vecchio continete, causando ingenti danni. Solo l'Italia ha subito una perdita di 12 miliardi di euro.
"Non vediamo danni diretti per la Russia dalle controsanzioni" ha spiegato Likaciov nel corso forum internazionale per gli investimenti, aggiungedo anche che la Russia sta procedendo "alla sostituzione dei fornitori di prodotti agricoli, che sta passando dai paesi sanzionati a paesi terzi".Non solo. Sempre secondo il vice ministro, la Russia pensa di trasformare il blocco in un'opportunità: "L'embargo russo sta permettendo di sviluppare in modo rapido la produzione locale".
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