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L'asse Mosca-Washington per tagliare i soldi all'Isis

Il segretario di Stato Usa John Kerry sarà a Mosca il 15 dicembre per incontrare il presidente Putin e il ministro degli Esteri Lavrov. Lo rende noto il dipartimento di Stato Usa, spiegando che al centro dei colloqui ci saranno le situazioni in Siria e in Ucraina

L'asse Mosca-Washington per tagliare i soldi all'Isis

Prosegue il fitto lavoro diplomatico di John Kerry. Martedi il segretario di Stato Usa sarà a Mosca per un incontro con il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. I tre parleranno di Siria e Ucraina. La notizia è stata data dal dipartimento di Stato, dopo che nei giorni scorsi lo stesso Kerry aveva anticipato la missione in Russia per la prossima settimana, la seconda in un anno, dopo l'incontro con Putin a Sochi in maggio. Il giorno prima, Kerry - reduce dalla sua partecipazione, domenica, alla conferenza sulla Libia a Roma - sarà a Parigi per una riunione sulla Siria.

Tra Stati Uniti e Russia i rapporti non sono al top ma le cose vanno un po' meglio. I due Paesi da giorni lavorano ad una risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per colpire le finanze dell'Isis. Un giro di vite contro chi fa affari con lo Stato islamico. La bozza verrà discussa il 17 dicembre in una riunione con i ministri delle Finanze dei 15 membri del Consiglio. La risoluzione dovrebbe essere simile a quella a approvata nel 1999 per colpire al Qaeda.

La Russia, contrariamente a quanto aveva fatto lo scorso febbraio (quando pose il veto ad una risoluzione simile), stavolta ha cambiato linea. Ma ha posto una condizione: l'obbligo, per l'ufficio del segretario generale Onu, di riferire su chi sta violando il divieto di non fare affari o finanziare l'Isis. Il 13 dicembre, a Roma, i capi della diplomazia mondiale, compresi Kerry e Lavrov, si vedranno per discutere una soluzione politica in Libia, altro fronte cruciale della lotta al terrorismo. Un'energica azione militare risposta militare è necessaria per sconfiggere l'Isis.

Ma altrettanto importante è stroncare i flussi di denaro che alimentano i tagliagole.

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