Guerra in Ucraina

"Prepariamoci a una guerra ad alta intensità"

Emmanuel Macron ha dichiarato che la Francia deve potenziare il proprio esercito per prepararsi a rispondere ad "una guerra di alta intensità" che "può tornare sul nostro continente"

L'avvertimento di Macron "Prepariamoci a una guerra ad alta intensità"

La Francia deve potenziare il proprio esercito per prepararsi a rispondere ad "una guerra di alta intensità" che "può tornare sul nostro continente". Parola, o suggerimento, di Emmanuel Macron. Il presidente francese, candidato all'Eliseo per la riconferma, lo ha detto chiaramente presentando ai Docks di Aubervilliers, alle porte di Parigi, il suo programma elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 10 e del 24 aprile.

Il consiglio di Macron

Di fronte ad una platea composta da oltre 300 cronisti riuniti sul posto, il presidente francese ha insistito sulla necessità di rafforzare l'autonomia della Francia e dell'Europa di fronte alle prossime sfide. In prima fila, ovviamente, c'è la sfida relativa al settore della Difesa. Un settore tornato improvvisamente alla ribalta e d'attualità dopo la guerra scoppiata in Ucraina e le conseguenti minacce all'occidente di Vladimir Putin.

Macron, favorito nei sondaggi in vista dell'imminente voto, ha evocato un bilancio della Difesa equivalente a 50 miliardi di euro nel 2025. Una somma importante, ma che non bsta per fronteggiare le minacce di ultime generazione, e cioè quelle inerenti al mondo cyber e spaziale. Per "guadagnare flessibilità dinanzi a nuovi tipi di conflitto, spaziale, cyber", il fondatore di En Marche intende così "investire in tecnologie di punta" e "rafforzare gli investimenti" per far fronte ad una guerra di alta intensità "che può tornare sul nostro continente".

L'ombra della guerra

Che si tratti di una guerra simmetrica o asimmetrica, ad alta o bassa intensità, l'avvertimento non lascia spazio a troppe interpretazioni: la Francia, e con lei l'Europa, devono farsi trovare preparate. L'Ucraina potrebbe infatti essere soltanto un primo campanello d'allarme in vista di nuovi, possibili conflitti con cui fare i conti.

Macron, non a caso, intende anche raddoppiare il numero di riservisti tra i militari e un aumento di agenti e gendarmi. Ha anche auspicato che la Francia sia "la prima nazione ad uscire dalla dipendenza di petrolio, gas e carbone". "Dobbiamo avere una Nazione capace di difendersi da tutte le forme di rischi", ha affermato il capo dello Stato. In questo quadro il titolare dell'Eliseo ha annunciato che in caso di rielezione alle presidenziali di aprile, chiederà al capo di Stato maggiore dell'esercito una rivalutazione "di tutti i bisogni" necessari, ha aggiunto.

"Francia più indipendente in Ue"

Come detto, Macron è impegnato nella corsa per riconfermarsi presidente della Francia. "Il mio programma si nutre di crisi che non erano previste", ha detto, sottolineando come crisi inaspettate abbiano avuto un impatto sul suo primo mandato e lo avranno nel prossimo. C'è chi vi propone "una sorta di ripiegamento, di ritorno a una forma di nostalgia", ha affermato Macron, ma io credo che "di fronte alle paure" serva "una forma di ottimismo della volontà".

Il mio programma "si nutre delle crisi che abbiamo attraversato durante questi cinque anni e che non erano previste", ha detto Macron citando il covid, i movimenti sociali (gilet gialli e proteste contro la riforma delle pensioni), il terrorismo. "Anche il progetto che vi presento oggi è evidentemente ancorato nel presente, con il ritorno del tragico nella storia", ha detto Macron, parlando dell'Ucraina.

"Indipendenza non è autarchia, vogliamo restare una nazione aperta, ma ci sono cose che non possiamo delegare ad altri", ha proseguito Macron, esprimendo l'ambizione che la Francia e l'Europa si difendano "meglio" dinanzi alle crisi. E ancora.

"Dinanzi al ritorno del tragico - ha detto il presidente candidato riferendosi alla guerra russa in Ucraina o la pandemia - bisognerà fare scelte a volte storiche per la nostra nazione e per la nostra Europa".

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