Guerra in Ucraina

"Putin sposta i missili": l'ultima mossa che spaventa l'Europa

La Russia di Vladimir Putin sta continuando a lanciare chiari messaggi all'Europa in merito all'eventuale allargamento della Nato. Il Cremlino starebbe spostando i suoi armamenti

"Putin sposta i suoi missili": l'ultima mossa che spaventa l'Europa

La Russia di Vladimir Putin sta continuando a lanciare chiari messaggi alla Finlandia in merito all'ipotetica scelta di Helsinki di aderire alla Nato. Nelle ultime ore è stato diffuso un video che mostrerebbe il trasferimento da parte di Mosca di armi pesanti verso il confine finlandese.

L'ultimo avvertimento di Putin

Nel filmato, pubblicato dal Daily Mail ma ancora da confermare, si vedono due sistemi missilistici russi di difesa costiera che si muovono lungo una strada diretta verso il confine tra Russia e Finlandia. Tutto questo è avvenuto poche ore dopo che il Cremlino aveva avvertito il suo vicino di non entrare a far parte dell'Alleanza atlantica.

Pare che i suddetti sistemi missilistici, almeno a giudicare dalle immagini, possano essere sistemi di difesa costiera mobili K-300P Bastion-P, progettati per eliminare navi di superficie, compresi gruppi di portaerei. Molti analisti sono dunque convinti che Mosca stia effettivamente spostando i suoi armamenti, anche se in merito non vi sono certezze assolute.

Ripetiamo, in ogni caso, che il presunto dispiegamento di armi russe è arrivato quando il primo ministro finlandese, Sanna Marin, ha dichiarato di aspettarsi che il suo governo terminerà la discussione sull'opportunità di richiedere l'adesione alla Nato prima dell'estate.

Clima teso

Gli ultimi sondaggi di opinione sottolineano come circa l'84% dei finlandesi consideri la Russia una "minaccia militare significativa", con un aumento del 25% rispetto allo scorso anno. Un chiaro segnale di quanto il clima si sia ormai fatto teso. Anche perché da Mosca, in direzione Helsinki, sono arrivati moniti più o meno espliciti di non fare mosse azzardate.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ad esempio avvertito che la mossa di un'eventuale adesione della Finlandia alla Nato "non migliorerebbe" la situazione della sicurezza in Europa, mentre il legislatore di Mosca, Vladimir Dzhabarov, ha aggiunto più schiettamente che questo significherebbe "la distruzione del Paese" nordico. "Abbiamo ripetutamente affermato che l'alleanza rimane uno strumento orientato al confronto e la sua ulteriore espansione non porterà stabilità al continente europeo", ha ribadito Peskov.

Quale futuro?

Per capire quale sarà il futuro di Helsinki non resta che aspettare. La Finlandia, insieme alla Svezia, ha storicamente evitato l'adesione alla Nato nonostante lo stretto allineamento con l'Occidente. E lo ha fatto proprio nel tentativo di non provocare la Russia. La missione militare russa in Ucraina decisa da Putin ha tuttavia agitato le acque, e non sono da escludere cambiamenti radicali.

"Questa settimana il governo finlandese presenterà al Parlamento un white paper sulla sicurezza che darà" ai parlamentari "la possibilità di discutere tutti gli aspetti della possibile adesione alla Nato o su altre soluzioni di sicurezza. Sulla base di quel dibattito il governo elaborerà le sue conclusioni assieme al presidente della Repubblica", ha dichiarato il ministro degli Esteri della Finlandia, Pekka Haavisto. Minacce russe o meno, la Finlandia ha intenzione di meditare a fondo in merito alle sue prossime mosse.

Il presidente Sauli Niinisto e la Commissione ministeriale per la politica estera e di sicurezza nazionale hanno intanto finalizzato, come ha sottolineato l'Ansa, la relazione con le modifiche alla postura della Finlandia nel contesto regionale. Si tratta del passaggio necessario per avviare l'eventuale procedura di adesione alla Nato garantendo al contempo la discussione pubblica sul tema. Il rapporto in questione verrà presentato nelle prossime ore al Parlamento dopo l'approvazione della sessione plenaria del governo finlandese.

Successivamente, l'assemblea di Helsinki, l'Eduskunta, discuterà il documento e lo passerà alle varie commissioni parlamentari.

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