La strage dei bimbi in Texas

"Io sto per...". Su Instagram i messaggi del killer prima della strage

Una ragazza californiana è stata l'ultima a parlare con Salvador Ramos prima della strage: una conversazione avvenuta via social e che in parte svela la personalità del killer

"Io sto per...". Su Instagram i messaggi del killer di Uvalde prima della strage

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"Io sto per...". Su Instagram i messaggi del killer di Uvalde prima della strage

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C'è una ragazza che, suo malgrado, si è ritrovata protagonista della terribile storia di Uvalde. Lei sta in California, non conosceva Salvador Ramos, l'autore della strage, ma forse è stata l'ultima persona a potergli parlare.

A rendere nota la vicenda è stata lei stessa su Instagram. Lo stesso social usato da Ramos per contattarla e per parlarle. Diversi i messaggi da lui inviati, spesso con riferimento alle armi e a “piccoli segreti” da voler rivelare alla ragazza.

I due molto probabilmente non si sono mai incontrati. Forse Ramos non scriveva soltanto a lei. Taciturno e poco socievole nella sua cittadina texana a due passi dal confine con il Messico, le uniche conversazioni erano unicamente virtuali. E con gente mai vista di presenza ma contattata solo sui social.

Le conversazioni tra il killer e la ragazza

La ragazza, da qualche ora a questa parte, ha tolto la sua immagine profilo da Instagram. Sui media Usa è stato reso noto il suo account e improvvisamente il suo volto è diventato pubblico. Ma all'interno della bacheca sono presenti le sue foto. Sembra una ragazza come tante altre, diversi selfie pubblicati e nulla più.

Una ragazza tranquilla, divenuta però involontaria protagonista. Non appena ha sentito della strage a Uvalde, forse la sua mente è andata subito a quello strano ragazzo che ogni tanto le scriveva strani messaggi. Poi le foto rese note dai media locali le avranno schiarito ogni dubbio. E lei ha deciso di contattare la polizia e pubblicare le conversazioni con il killer di Uvalde.

Lo ha fatto in una delle storie di Instagram, è possibile vederle non appena si clicca sul logo adesso rimasto vuoto della sua foto profilo. La prima conversazione è del 12 maggio. Lui scrive a lei di postare le sue foto, di condividerle. Si trattava di foto di armi. La ragazza a questo punto chiede cosa c'entra lei con quelle immagini e perché mai dovrebbe condividerle.

“Volevo solo taggarti”, ha riposto lui. E lei fa presente a Salvador Ramos di essere abbastanza confusa da quelle parole. Lui insiste, dicendo che non c'è nulla di male nel taggare lei, la ragazza però le fa presente che a malapena si conoscono.

Il ragazzo ha inviato un nuovo messaggio lunedì 23 maggio. Ha scritto di sera e lei ha contraccambiato al saluto con un semplice “hello”. Il giorno dopo, alle 5:43 del mattino, un messaggio piuttosto criptico da parte di Ramos. “Io sto per...”, ha scritto alla ragazza, la quale ovviamente chiede spiegazioni.

“Te lo dirò alle 11”, ha risposto lui. Il quale poi ha detto di volerle rivelare un segreto e intima alla ragazza di parlargli perché deve dirle qualcosa di importante. Lei chiude facendo presente che se non dorme e sarà online risponderà. L'ultimo messaggio di Ramos è delle 9:16. “Sono fuori adesso”, ha scritto. Poi più nulla.

“Rispondevo perché mi faceva paura”

La ragazza nelle storie non si è limitata a inserire gli screen della conversazione. Ha anche spiegato come mai lei ogni tanto rispondeva a quei suoi messaggi apparentemente senza senso. “Mi faceva paura – ha detto – sembrava un ragazzo inquietante”. Lei ha poi specificato di non conoscerlo. “Io – ha aggiunto in un'altra storia – abito in California, non sono in Texas”.

“Il mio rammarico – ha poi scritto – è di non essere rimasta sveglia per parlare con lui ed evitare questo crimine”. Ma lei indubbiamente non poteva sapere o sospettare. Nel mondo dei social capita di avere a che fare con messaggi di persone mai viste prima, i cui contenuti appaiono quanto meno strani. Era il caso di Salvador Ramos. La ragazza però non se ne dà pace.

“Chiedo scusa e porgo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime”.

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