La Turchia ed Istanbul potrebbero tornare nel mirino del terrorismo, molto presto.
Secondo un documento diramato tre giorni fa dal governo attraverso la polizia, alcuni punti nevralgici della metropoli affacciata sul Bosforo potrebbero essere bersagliati da attacchi terroristici realizzati da attentatori suicidi o con autobombe. Le forze dell'ordine della città invitano pertanto ad evitare i luoghi affollati e mettono in guardia contro possibili esplosioni nelle stazioni della metropolitana o nei centri commerciali.
Nella lista sono finite dieci stazioni della metropolitana e i due distretti cittadini di Fatih e Kadikoy.
Negli ultimi mesi la Turchia è stata bersagliata da una serie di attentati che hanno insanguinato le sue città più importanti. La scorsa settimana è stata colpita la capitale Ankara, forse per mano di un kamikaze curdo-siriano che avrebbe provocato la morte di 28 persone facendo esplodere un'autobomba. Ad ottobre sempre Ankara era stata insanguinata da un terribile attentato esplosivo a un corteo pacifista che aveva provocato la morte di oltre cento persone: in quel caso l'attacco venne attribuito allo Stato Islamico.
A ottobre era stata la volta di Istanbul: il quartiere turistico dell'antica Costantinopoli era stato straziato da un kamikaze dell'Isis che si era fatto esplodere sotto l'obelisco di Teodosio, in mezzo ai turisti. In quel caso il bilancio fu di dieci morti.
A luglio, infine, venne colpita la città curda di Suruc: in quell'occasione perirono 32 persone e ne rimasero ferite un centinaio.
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