Appena più a sud del crinale che separa le colline di Rapallo dalla Val Fontanabuona. Bianco e neogotico il santuario di Montallegro compie 450 anni. Era il 2 luglio 1597 quando la Beata Vergine apparve a Giovanni Chichizola, il contadino di Canevale. Resta l'icona della Dormitio Virginis, che la Madonna avrebbe lasciato sul luogo dell'apparizione, oggi custodita sull'altare maggiore. La tradizione orale riferisce di come per ben due volte l'icona, trasportata a Rapallo in processione, fosse tornata miracolosamente sul colle, a confermare la volontà di Maria di essere venerata lì. Nasce la Chiesa, l'ampliamento è del 1640, e di seguito gli altari laterali. Ma lo straordinario sono i miracoli e la protezione di Maria che si concretizza in grazie e intercessioni. Cisterne disseccate che si riempiono d'acqua, colpi d'arma da fuoco andati a vuoto, guarigioni, la peste mancata e il dissolversi del colera a fine settecento, che diede il via ai pellegrinaggi processionali. La devozione si materializza nelle 25 navi che portano il nome della Madonna di Montallegro; nell'arte, negli ex voto alle pareti, uno sull'altro, cuori d'argento, quadri, paradigmi di una microstoria che ha lì il suo riferimento. Poi sopra tutto l'icona della Dormitio Virginis, una piccola tavola in legno di pioppo che raffigura la Vergine distesa e dietro la Trinità con un unico corpo e tre teste con barba e aureola, testimonianza della pittura bizantina tra il 1000 e il 1100. Semplicissima, oro rosso e blu a scandirla, diventa presto simbolo taumaturgico. A luglio i 450 anni, con Rapallo che sta già programmando l'evento. Il primo luglio alle 3 del mattino la tradizionale fiaccolata lungo il sentiero seguito dai pellegrini per raggiungere il santuario; alle 8 nella basilica di Rapallo l'Intronizzazione e il saluto dei sestieri. Il 2 luglio la Messa solenne al santuario di Montallegro verrà officiata dal presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco, mentre il 3 la Messa delle 11, sempre al Montallegro, sarà presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, e concelebrata da monsignor Alberto Tanasini, vescovo di Chiavari. Un evento atteso che appartiene alla storia cristiana di molti.
Un evento cui rende omaggio anche il libro di Baratta e Lavaggi: «Il volume viene edito in un momento particolarmente significativo per la vita della nostra diocesi-scrive mons. Tanasini-La sua edizione rientra a pieno titolo nelle iniziative promosse per celebrare, quest'anno, i 450 anni della Madonna sul Monte Allegro».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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