Morto Dario Mangiarotti, il re della spada

È scomparso, all’età di novantacinque anni, il maestro di scherma Dario Mangiarotti, mito degli spadisti italiani. Dopo un arresto cardiaco durante il venerdì prima di Pasqua, è stato ricoverato all’ospedale di Lavagna, in Liguria, dove si è spento ieri pomeriggio. Fu campione olimpico a squadre di spada a Helsinki nel 1952 e campione mondiale individuale nel 1949 al Cairo.
Figlio (e allievo) del maestro Giuseppe Mangiarotti, fratello di Edoardo e Mario, ha speso tutta la sua vita in pedana tra affondi e stoccate e, in novant’anni di intensa carriera, ha collezionato scaffali interi di medaglie. È stato anche per sei volte campione italiano spada individuale e campione mondiale dei maestri di spada a Roma nel 1966 all’età di sessantuno anni.
Dario Mangiarotti era nato a Milano nel 1915 e ha insegnato l’arte della scherma a tanti giovani, come è tradizione della sua famiglia.

Tra i suoi allievi più celebri c’è anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che, non appena ricevuta la notizia della scomparsa a Lavagna del suo maestro, ha voluto tratteggiare il suo ricorso personale: «È stato un testimone vivente dei valori dello sport, della vita e dell’umanità - commenta -. Una persona di grande simpatia e lealtà. Lo ricordo con grande commozione e gli sono grato degli insegnamenti, non solo sportivi, che mi ha dato».

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