È morto Francesco Mazzoni il «principe dei dantisti»

Una vita sotto il segno di Dante per Francesco Mazzoni, l’illustre filologo dell’Università di Firenze, morto l’altra notte all’ospedale di Bibbiena (Arezzo), a 81 anni. Autore di una ricca e qualificatissima attività di studio sull’opera dell’Alighieri, per la sicurezza metodologica delle sue ricerche e dei suoi contributi scientifici Mazzoni si è imposto nell’ultimo mezzo secolo in Italia e nel mondo come uno dei maggiori dantisti. Allievo di Mario Casella, assistente universitario di Gianfranco Contini, autorità di grande fama nel campo della filologia italiana, Mazzoni si è guadagnato il soprannome di «principe dei dantisti», anche in considerazione del suo lunghissimo mandato (quasi 40 anni, dal 1968 al 2005) alla presidenza della Società dantesca italiana, dirigendo anche l’organo ufficiale della Società.

Nato a Firenze il 16 novembre del 1925, Mazzoni si laureò in Lettere nell’Università di Firenze nel 1952 e nel 1959 divenne libero docente in filologia dantesca (per allora unico in Italia). La produzione bibliografica di Mazzoni comprende oltre 500 titoli fra saggi, articoli e recensioni. Domani i funerali a Firenze.

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