Chissà che larchitetto Stefano Boeri non stia già guardando avanti. Se finirà male come candidato sindaco alle primarie del centrosinistra, potrebbe firmare lui la prima moschea di Milano. «Alla città serve un grande centro della cultura islamica» ha dichiarato ieri riconoscendosi «pienamente» nelle parole di Dionigi Tettamanzi e accattivandosi le simpatie della comunità. Il cardinale dopo essere stato battezzato un anno fa dalla Lega l«imam di piazza Duomo» ci riprova. Al quotidiano la Repubblica affida il suo appello alle istituzioni a «trovare in tempi brevi una soluzione» per la preghiera dei musulmani. La mancanza della moschea «è un problema che bisogna risolvere urgentemente». E il centrosinistra ci mette mezza giornata ad «arruolarlo» nella campagna elettorale. Si aggrega allo sfidante laltro candidato alle primarie, Giuliano Pisapia: «Ignorare a chi vive e lavora a Milano il diritto inalienabile ad un luogo di culto alimenta tensioni». Dure invece Lega e Pdl. «Non è una priorità nè possiamo cedere spazi a chi usa la sua religione per imporre un modo di vivere arretrato di secoli - attacca il lumbard Salvini -. Se il cardinale ha fretta e ha già dimenticato loccupazione del sagrato del 2009, ospiti gli islamici nei suoi immensi palazzi». La moschea «non una priorità» anche per il vicesindaco Riccardo De Corato, e «non ci sono interlocutori affidabili». La Moratti non scende nellarena: «Per ora apriamo una mostra sullarte islamica» afferma. A Palazzo Reale, dal 18 ottobre al 30 gennaio. Per la moschea, cè tempo.
Il Comune proroga invece di un anno la scuola araba di via Ventura che era sotto sfratto. Così ha voluto il sindaco che ha avuto contatti con il governo egiziano. A fine settembre verrà aperto un bando di gara per assegnare 5 edifici in disuso ad enti e associazioni, e la scuola potrà partecipare.
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