«Mostro» a 17 anni: «Se vedo una donna non resisto»

Sarà stato il caldo, o il testosterone in delirio, o più probabilmente le due cose messe insieme, a provocare il raptus da Guinness dei primati: tre tentativi di violenza nel giro di un’ora, nessuno - per fortuna - portato a compimento. Il fatto è che il protagonista di tanto ardore ai danni di due trentenni e di un’adolescente - ma ci sarebbero altre vittime pronte a denunciare - è un imperiese di 17 anni, incensurato e di buona famiglia, descritto come studente modello. Neanche lui ha saputo spiegare bene ai carabinieri di Vallecrosia che l’hanno fermato cosa abbia fatto esplodere il desiderio: «Non pensavo di fare niente di male - ha balbettato -. È solo che quando vedo una ragazza carina, non riesco proprio a resistere». Ieri, il raid è scattato ai danni di una giovanissima, pare una tredicenne, che le forze dell’ordine stanno ancora cercando. Lui, lo studente modello in fregola costante, l’ha addocchiata per la strada: «Una fighissima, con la minigonna. Mi sono buttato a pesce». Altro che pesce: pareva un caimano. Il ragazzo l’ha avvicinata in modo violento, anche se non è ancora ben chiaro se vi sia stato il tentativo di consumare un rapporto completo. Eventualità che si sarebbe concretizzata, invece, negli altri due episodi, in rapida successione: il primo avvenuto nel centro di Vallecrosia, il secondo poco lontano. Non riuscendo a ottenere quanto desiderato dalla prima ragazzina, il giovane si è avvicinato a una trentacinquenne, incrociata per strada. L’ha assalita alle spalle, e dopo essersi calato i pantaloni, ha cercato di stuprarla. Lei, però, ha reagito gridando e mettendolo in fuga. Sopiti i bollenti spiriti? Manco per idea. Il giovane ha cercato un’altra «preda». Un’aggressione fotocopia della precedente. Ma anche in questo caso la vittima ha reagito, ha messo in fuga l’aggressore e chiamato il 112 fornendo una dettagliata descrizione del maniaco. Sono partite le ricerche, e poco dopo il ragazzo è stato individuato alla fermata del bus.

Davanti al luogotenente Domenico Palermo, dopo un iniziale tentativo di dichiararsi estraneo alla vicenda, ha confessato «giustificando» l’irresistibile impulso con la vista della prima ragazzina. Le indagini proseguono, nel frattempo il diciassettenne è stato accusato di tentata violenza sessuale aggravata e continuata.