Motori

F1 Brasile, Verstappen sa solo vincere: 17esimo sigillo stagionale

Verstappen vince ancora, mentre salgono sul podio Norris e Alonso. Male le Ferrari al GP del Brasile, con Leclerc out prima del via e Sainz soltanto sesto

F1 Brasile, Verstappen sa solo vincere: 17esimo sigillo stagionale
Tabella dei contenuti

Il dominatore non arretra di un millimetro, Super Max sta trasfromando la F1 in Formula Verstappen. In Brasile il campione della Red Bull acciuffa la 17esima vittoria stagionale, record assoluto. Dietro alle spalle dell'olandese festeggia Norris, abilissimo a traghettare la Mclaren al secondo gradino del podio, mentre Alonso sconfigge sul filo di lana un Perez intermittente. Male le Ferrari, con Leclerc costretto al ritiro durante il giro di formazione, mentre Sainz non va oltre il sesto posto. Poche soddisfazioni per il popolo di Maranello sulla mitica pista di Interlagos.

Leclerc abbandona subito la corsa

L'inizio del GP del Brasile è quanto più di caotico ci si possa aspettare, perché al giro di formazione la gara smarrisce uno dei suoi più attesi protagonisti, Charles Leclerc, che finisce sulle barriere dopo aver perso il controllo della Ferrari SF-23 per un guasto idraulico. Il monegasco dirà di voler andare a Lourdes per cancellare la lunga serie di sfortune che sta condizionando la sua annata, altamente negativa. Allo spegnimento dei semafori, Verstappen tiene agevolemente la leadership della corsa, ma nelle retrovie succede il patatrac: il contatto tra Magnussen e Albon innesca un furioso caos in pista, tanto che la direzione di gara si vede costretta a sventolare la bandiera rossa. Le monoposto, dunque, si riallineano sulla griglia in attesa di una nuova partenza che avviene dopo una ventina di minuti.

Dopo la seconda partenza

La nuova procedura di start mette Lando Norris al fianco del poleman Verstappen, mentre Piastri e Ricciardo fanno il giro di formazione, ma poi scattano dalla pit-lane. Al secondo via l'olandese si trascina davanti a tutti, scortato da Norris, mentre al terzo posto si vede uno scatenato Fernando Alonso, che a sua volta precede Lewis Hamilton. L'unico ferrarista in gara, Sainz, è soltanto ottavo. Durante i primi giri Norris sembra possedere qualche asso nella manica per conquistare la prima posizione, inanellando un ritmo strepitoso che spaventa Verstappen. Quando la Mclaren del giovane britannico entra negli specchietti della Red Bull, il duello è già iniziato, ma il campione del mondo in carica non ci sta a farsi superare, mostrando una difesa muscolosa con eccellenti staccate d'autore. In terza posizione Alonso conduce una ritrovata Aston Martin all'attacco, infilandosi nella zona DRS di Norris, mentre Hamilton ricuce lo strappo con lo spagnolo. Intanto, Sainz non riesce a sopravanzare la vettura guidata da Stroll, in settima posizione.

Il valzer dei pit-stop

Perez improssivisamente si accende, trova un pertugio e infilza Russell alla S Senna. Il giovane inglese prova la risposta, ma il messicano tiene la posizione in curva-4; Checo è quinto e mette nel mirino Hamilton. La seconda guida della Red Bull attende un paio di giri e poi replica la manovra fatta su Russell, per uccellare l'altro pilota della Mercedes, riuscendoci. Hamilton infatti prova un controsorasso, inutilmente. Il sette volte campione del mondo cede il quarto posto all'indolente messicano e al giro seguente, compie la sosta ai box. Il baronetto della F1 apre le danze per la girandola di soste dei top driver, infatti anche Russell e Perez seguiranno il suo esempio. Quando tocca a Sainz effettuare il cambio gomme, l'iberico della Ferrari ritorna in pista anche alle spalle di Ocon, perdendo una posizione che, tuttavia, riguadagnerà in fretta. Dopo il valzer dei box, la classifica recita così: Verstappen, Norris, Alonso, Perez, Stroll, Hamilton, Russell e Sainz.

La gomma media rinvigorisce la Ferrari, con un Carlos Sainz scatenato che punta alle posizioni delle due Mercedes che lo sopravanzano. Le "frecce nere", invece, non viaggiano a grandi ritmi in Brasile e vengono messe nel mirino del torero della Rossa. Poco oltre la metà gara, il ferrarista apre l'ala mobile su Russell e lo svernicia. La rimonta non si ferma, perché Sainz si fa beffe anche di Hamilton e conquista una dignitosa sesta posizione. Intanto, Verstappen veleggia davanti a Norris, con più di cinque secondi di vantaggio, mentre Alonso, Perez e Stroll seguono a molta distanza.

Verstappen domina sempre e comunque

Intorno al giro 53 dei 71 previsti, quasi tutti i piloti hanno effettuato la seconda sosta di gara, mettendo un set di gomme usate. Perez ritrova il passo ed è velocissimo, tanto che ingaggia un acceso duello per la terza posizione con Alonso, ma il Samurai non cede di un millimetro l'ultimo gradino del podio. Nel frattempo arrivano i guai in casa Mercedes, con Russell costretto al ritiro. Verstappen invece vola spedito verso il diciassettesimo sigillo stagionale, record assoluto che continua ad aggiornarsi ogni weekend di gara. Norris, dopo aver provato una strategia ardita, si accontenta della seconda posizione. Il finale è accesso, con Alonso e Perez che animano gli spalti con la loro infinita battaglia, dalla quale esce vincitore prima il messicano che batte il due volte iridato della Aston Martin, con un gran sorpasso in curva-1.

Poi, Alonso ottiene il riscatto, sfoderando un sorpasso super a curva 4. Un podio che vale un vittoria. Brividi per la Ferrari di Sainz a causa di alcuni problemi al cambio, che comunque non pregiudicano un anonimo sesto posto. Sotto alla bandiera a scacchi festeggia sempre Verstappen, mentre la top ten viene completata da: Norris, Alonso, Perez, Stroll, Sainz, Gasly, Hamilton, Tsunoda e Ocon.

Giù il sipario, prossimo appuntamento Las Vegas.

Commenti