
Ancora una volta, il capriccioso meteo inglese ha voluto dire la sua e causare la massima confusione nel Gran Premio d’Inghilterra. Un pesante scroscio a pochi giri dalla partenza ha causato una serie di incidenti e parecchie penalità come quella da dieci secondi che è costata la vittoria ad Oscar Piastri. A sorridere il compagno di squadra Lando Norris, che si aggiudica la gara di casa e la seconda vittoria consecutiva.
Delusione doppia in casa Ferrari: l’azzardo di far partire Charles Leclerc dai box con le slick ha rovinato la gara del monegasco mentre la rimonta di Lewis Hamilton nel finale si è conclusa ai piedi del podio. Dietro alle due McLaren, infatti, arriva la Sauber di Nico Hulkenberg, per la prima volta sul podio dopo ben 239 gran premi in Formula 1. Max Verstappen, che si è girato alla ripartenza dopo una scorrettezza di Piastri chiude in quinta posizione mentre Leclerc finisce addirittura fuori dalla zona punti, solo 14°.
Caos pioggia, Piastri vola
Ad animare l’avvicinamento alla partenza ci si mette il solito, capriccioso clima inglese. La pista di Silverstone, infatti, è un misto tra asciutto e bagnato, cosa che costringe quasi tutti i team a montare le intermedie. Nonostante l’ultimo settore del tracciato sia molto bagnato, Leclerc e Russell rischiano una mossa azzardata: partiranno dalla pit-lane montando gomme slick nonostante le previsioni parlino di uno scroscio nella prima parte della gara. Appena si spengono i semafori, partenza non ideale per Verstappen, con Piastri che cerca di approfittarne ma non se la sente di rischiare già alla prima curva. Molto aggressivo, invece, Lewis Hamilton che, sul circuito di casa, attacca ripetutamente Norris per togliergli la terza posizione, senza però riuscire nel sorpasso. Prima sorpresa già al secondo giro, quando l’incidente tra Lawson e Ocon costringe la direzione gara ad attivare la virtual safety car. Kimi Antonelli ne approfitta per tornare ai box e montare le slick, nonostante siano molto più lente delle intermedie: gli esperti, però, fanno notare come la pista si stia rapidamente asciugando, tranne le ultime due curve, ancora molto bagnate. Una volta rimossa la vettura di Lawson, si torna a gareggiare ma Bortoleto, che montava le slick, finisce a muro in curva 2, danneggiando la sua monoposto: bandiera gialla esposta a riprova di come le condizioni del tracciato siano molto insidiose.

A non soffrire è sicuramente Oscar Piastri, attaccato agli scarichi di un Verstappen che fatica tantissimo a tenere in pista la sua Red Bull. Al sesto giro, nuova virtual safety car per rimuovere la monoposto di Bortoleto ma situazione piuttosto stabile con Verstappen che riesce a resistere agli attacchi di Piastri mentre Hamilton ha perso contatto da Norris. Per il momento la scelta delle slick non ha pagato affatto: le due Mercedes e Leclerc hanno già accumulato 40 secondi di ritardo rispetto ai battistrada. Mentre le previsioni parlano di pioggia forte nei prossimi tre giri, l’Aston Martin richiama Stroll ai box per montare le soft: scelta davvero bizzarra quella della scuderia anglo-canadese. Nonostante le nuvole nerissime all’orizzonte, l’attivazione del Drs è quel che serviva a Piastri per riuscire a scavalcare Verstappen alla Becketts: l’olandese è costretto a cedere la prima posizione nonostante un traverso clamoroso. Con la McLaren dell’australiano che accumula due secondi in un giro, ecco che arriva la pioggia: Antonelli è il primo dei piloti con slick a tornare ai box per montare le intermedie, mentre Stroll approfitta dei settori ancora asciutti per operare qualche sorpasso. Quando la pioggia diventa battente, anche Leclerc, Russell e Stroll sono costretti a tornare ai box per montare le intermedie: nervosismo per Verstappen, che chiede ai box di preparare il cambio gomme e fatica a tener dietro l’arrembante Lando Norris. Dopo un fuoripista, i primi quattro tornano tutti assieme ai box per montare un nuovo treno di intermedie: pessima scelta per la McLaren, con Norris che perde secondi preziosi, tornando in pista dietro a Verstappen.

Poca visibilità, tanti incidenti
Per calmare un Norris furibondo, il muretto delle Papaya gli comunica che la pioggia dovrebbe durare solo altri dieci minuti ma lo scroscio potrebbe assumere caratteri torrenziali molto presto. La situazione in pista diventa insostenibile, tanto da costringere Hamilton a chiedere al box che preparino le gomme da bagnato. Pomeriggio da dimenticare per le Ferrari, visto che l’inglese è scivolato in ottava posizione mentre Leclerc è addirittura quattordicesimo. Dopo un lungo del monegasco, che potrebbe aver danneggiato su un cordolo il fondo piatto, la direzione gara fa uscire la safety car ma il rischio di bandiera rossa è molto reale. Hamilton comunica al muretto che la SF-25 è molto instabile in queste condizioni estreme ma tutti i piloti stanno faticando a tenere le proprie vetture in pista, incluso quello della safety car. Gli unici a ridere sono quelli dell’Aston Martin, visto che la strategia di Stroll ha consentito al canadese di risalire fino alla quarta posizione: molto meno soddisfatto Alonso, che dice al box “sbagliate sempre con me”. La pioggia smette di colpo ma la visibilità in pista rimane pessima, visto le grandi pozze che ancora stazionano sul tracciato inglese. Quando rientra la safety car, Russell riesce a scavalcare Hamilton ma poi esagera, andando lungo: l’ex campione del mondo ne approfitta per riprendersi la posizione e superare anche Ocon, che non è ancora rientrato ai box.

Subito dopo il sorpasso di Leclerc su Tsunoda, la Racing Bulls di Hadjar finisce pesantemente a muro dopo un contatto col posteriore della Mercedes di Kimi Antonelli: nessuna conseguenza per il pilota ma la direzione gara fa rientrare la safety car, ricompattando ancora il gruppo. Il bolognese ne approfitta per tornare ai box per montare un treno di intermedie nuove: il diffusore della sua monoposto sembra, però, danneggiato dopo che Hadjar l’ha tamponato alla ripartenza. L’aderenza nel primo settore è davvero pessima e quando la safety car rientra succede un po’ di tutto: Piastri tira un’inchiodata e Verstappen va in confusione, girandosi all’uscita della Stowe. Il campione del mondo precipita in decima posizione ma l’australiano della McLaren rischia una penalità per il suo comportamento in pista. Nel frattempo Antonelli fatica tantissimo a tenere la vettura in pista, visto che il fondo piatto danneggiato non funziona come dovrebbe: inevitabile il suo ritiro. A complicare ulteriormente il pomeriggio infernale delle Ferrari il lungo di Hamilton al giro 24 che consente un facile sorpasso a Russell. La direzione gara infligge dieci secondi di penalità a Piastri, cosa che farà sicuramente piacere ai tanti tifosi di Lando Norris che al momento ha circa 4 secondi da recuperare al compagno di squadra.

Rimonta Hamilton, penalità Piastri
Proprio mentre la McLaren presenta una protesta ufficiale per la penalità inflitta a Piastri, Hamilton si ricompone e supera Russell, riprendendosi la sesta piazza: gara complicatissima, invece, quella di Leclerc, bloccato nelle retrovie dopo che la scelta azzardata di partire dai box con le slick si è rivelata un grosso autogol. Mentre Verstappen si lamenta per la tenuta della sua Red Bull, il compagno di squadra Tsunoda si becca 10 secondi di penalità per il contatto con Bearman in ripartenza. Spinto dall’entusiasmo del pubblico, Hamilton sorpassa facilmente Gasly e si lancia all’inseguimento di Stroll e Hulkenberg: obiettivo dichiarato dell’idolo di casa quello di salire sul podio e portare punti preziosi alla causa della Ferrari nel mondiale costruttori. L’esperto pilota della Sauber spinge forte per mettere tra sé ed il sette volte campione del mondo l’Aston Martin di Stroll ma il passo della Ferrari dell’inglese sembra nettamente migliore. Hulkenberg riesce a superare il canadese ma la Rossa di Hamilton è subito dietro: la lotta per l’ultimo gradino del podio potrebbe animare il finale del Gran Premio di Gran Bretagna.

Il sette volte campione del mondo supera facilmente il pilota Aston Martin ed è presto negli scarichi della Sauber: nelle retrovie, invece, accenno di rimonta da parte di Verstappen e Leclerc, che cercano di limitare quanto più possibile i danni. Mentre Stroll perde secondi su secondi, Hamilton mette pressione al pilota tedesco: la prospettiva di cogliere il primo podio con la Ferrari nella gara di casa è troppo invitante. A 14 giri dalla fine, la pista si sta finalmente asciugando, cosa che convince Alonso a rientrare ai box per montare le slick: un giro dopo tocca a Russell imitare l’asturiano in quello che potrebbe essere l’unico modo di recuperare una gara davvero sfortunata. La scelta non paga, visto che l’inglese si gira poco dopo esser rientrato in pista tra la Maggots e la Becketts, riuscendo in qualche modo a continuare la gara. Norris, per non saper né leggere né scrivere, mette un giro veloce, avvicinandosi al compagno di squadra: Verstappen ed Hamilton rientrano ai box per montare le soft, imitati da Sainz e Stroll. L’inglese perde solo una posizione, cedendola a Leclerc: Hulkenberg fa un pit-stop piuttosto lento ma riesce comunque a difendere la terza piazza. Il monegasco torna anche lui ai box ma Hamilton ha perso parecchio terreno nei confronti della Sauber dopo un lungo.

Ad otto giri dalla fine, Piastri torna ai box per montare le soft e scontare la penalità: Norris è primo mentre Hamilton ha cinque secondi da recuperare al tedesco, che nei suoi 239 gran premi non è mai andato a podio. Mentre Leclerc va lungo sulla ghiaia, Norris fa il suo pit-stop, tornando in pista in prima posizione. Spavento per Piastri, che va lungo alla Becketts ed ha circa quattro secondi da recuperare nei confronti del compagno di squadra: delusione tra il pubblico inglese quando Hulkenberg fa segnare il giro veloce e sembra in grado di resistere al tentativo di rimonta da parte di Hamilton, sette secondi indietro.
Il lungo a quattro giri dalla bandiera a scacchi del sette volte campione del mondo sembra chiudere definitivamente i conti: grande soddisfazione per il box Sauber e per il tedesco, che corona finalmente il suo sogno di salire sul podio.