
Alla fine delle qualifiche per il Gran Premio dell’Azerbaijan, molti hanno tirato un respiro di sollievo. Dopo ben sei bandiere rosse, record assoluto nella storia della Formula 1, sembrava che la Dea Bendata non volesse che si arrivasse alla bandiera a scacchi. Ad approfittarne, purtroppo, non è stata la Ferrari che, dopo aver fatto vedere ottime cose nelle libere del venerdì, incappa in una qualifica disastrosa. Lewis Hamilton è eliminato al Q2 e partirà dal 12° posto nella gara di domenica mentre Charles Leclerc è sorpreso dalla pioggia e finisce a muro all’inizio del Q3.
Il monegasco partirà dalla decima posizione ma avrà accanto il leader della classifica piloti Oscar Piastri, anch’egli a muro a pochi minuti dalla fine del Q3. A sorridere è Max Verstappen, il cui acuto gli vale la pole position accanto al sorprendente Carlos Sainz: delusione per Norris, che scivola fino alla settima piazza dopo esser stato superato dalle Mercedes di Russell e Kimi Antonelli oltre che da Lawson e Tsunoda. La speranza dei tifosi della Ferrari è che Charles e Lewis riescano in qualche modo a rifarsi nella gara, che prenderà il via domenica 21 settembre alle 13, in diretta e in esclusiva su Sky.
Q1, tre bandiere rosse, tempi ravvicinati
In una Baku sferzata dal vento che sembra aver ridotto il rischio pioggia, le monoposto tornano in pista per contendersi la pole position del Gran Premio dell’Azerbaijan. Dopo i problemi nelle libere del venerdì, la McLaren sembra tornata competitiva, con Norris e Piastri che chiudono col primo e terzo tempo nella sessione mattutina. Se Verstappen fa segnare un buon secondo tempo, Ferrari meno in palla rispetto a venerdì: Hamilton quarto davanti ad Antonelli, Leclerc solo decimo. Al pronti via delle qualifiche, qualche goccia di pioggia sulle telecamere ma i piloti scendono tutti in pista con le slick: il più veloce nella prima uscita è Charles Leclerc, a caccia della quinta pole consecutiva a Baku mentre Hamilton fa segnare il quarto tempo. A complicare le qualifiche, però, è la bandiera rossa ad 11 minuti dalla fine del Q1: Albon sbaglia a valutare lo spazio in curva 1 e finisce a muro, rompendo il braccetto della sospensione.
"I'm out. Sorry"
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Non ci vuole molto dopo la ripresa della Q1 prima che un altro pilota finisca a muro: stavolta tocca ad Hulkenberg, che perde il musetto dopo un dritto in curva 4. Viene di nuovo esposta la bandiera rossa per ripulire la pista ma non prima che Lewis Hamilton ed Oscar Piastri facciano scivolare Leclerc in terza posizione: dietro il monegasco le Red Bull di Verstappen e Tsunoda con la seconda McLaren di Norris solo sesta. Mentre la direzione gara comunica che Antonelli e Bortoleto saranno investigati alla fine delle qualifiche per non aver rispettato il regime di bandiera gialla, si torna a girare per gli ultimi sei minuti del Q1. A dare il via alla girandola finale è l’acuto di Russell, che si porta in testa nonostante i postumi dell’influenza ma l’inglese della Mercedes viene scavalcato in rapida successione da Leclerc e Norris. L’ultima bandiera rossa per il lungo di Colapinto non evita che Verstappen risalga in seconda piazza a soli nove millesimi di secondo dal tempo di Norris.
Q2, Hamilton eliminato, acuto Verstappen
I tanti incidenti rimandano il via della Q2 alle 16.48 locali ma non c’è nemmeno tempo di completare un giro prima che un’altra monoposto finisca ancora a muro: stavolta tocca alla Haas di Bearman sfiorare il muro in uscita da curva 4, danneggiando la sospensione posteriore destra. Scatta così la quarta bandiera rossa in queste qualifiche, ad una sola dal record di tutti i tempi fatto segnare ad Interlagos l’anno scorso. A complicare ulteriormente le cose, il fatto che il sole stia già calando sulla capitale azera: appena arriva il via della direzione gara, tutti si lanciano in pista per completare almeno un giro veloce. Leclerc va lungo in curva 1 ma riesce in qualche modo ad evitare che la sua SF-25 finisca a muro. A circa sei minuti dalla fine del Q2, Norris è il più veloce di tutti, con Russell e Antonelli che riescono a scavalcare Piastri.

Verstappen ci mette un po’ a completare un giro pulito ma alla fine chiude con il secondo miglior tempo mentre parecchie preoccupazioni al box Ferrari, con Leclerc che si gioca il tutto per tutto in extremis. A pochi minuti dalla fine del Q2 Hamilton è decimo mentre Leclerc è addirittura quattordicesimo: i due ferraristi dovranno essere perfetti nell’ultimo tentativo. L’ex campione del mondo migliora il tempo ma rimane sempre sul filo dell’esclusione mentre il monegasco sembra girare su tempi molto migliori. Leclerc risale fino alla quarta posizione mentre Hamilton ha un ultimo tentativo per evitare l’ennesima, dolorosa esclusione dal Q3. Dopo l’acuto di Verstappen che strappa la pole provvisoria alle McLaren, beffa finale per l’inglese della Ferrari: la vettura è costretta a rientrare ai box perché non ha abbastanza benzina per completare il giro. Hamilton partirà quindi dalla 12a posizione nella gara di domenica.
Q3, Leclerc e Piastri out, pole Verstappen
Rimangono dodici minuti ai piloti rimasti in gara per contendersi la pole position sul tracciato cittadino di Baku ma, a complicare ulteriormente la vita dei piloti arriva una leggera pioggia. Mentre Norris sbaglia qualcosa ed abbandona il suo giro veloce, ecco che arriva la quinta bandiera rossa, quella che i tifosi della Ferrari non avrebbero mai voluto vedere. Dopo che nel finale del Q2 Charles Leclerc era riuscito ad evitare il peggio dopo un contatto a muro, stavolta il monegasco non riesce nell’impresa. Nell’impatto con le barriere in curva 15, la SF-25 riporta danni evidenti all’anteriore: il pilota esce illeso dall’abitacolo ma è costretto ad abbandonare le qualifiche. Niente quinta pole consecutiva a Baku in un weekend che, dopo l’exploit nelle libere, sembrava promettere molto bene per la Ferrari.
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Mentre ci vogliono parecchi minuti per sistemare le barriere danneggiate dall’impatto, Carlos Sainz si gode la pole position provvisoria: in casa Williams manca addirittura dal 2014 ma rimangono ancora sette minuti per scompaginare le carte. Queste qualifiche infinite non hanno ancora finito di sorprendere visto che, subito dopo la bandiera verde, è Oscar Piastri a finire a muro in curva 3. Nuova bandiera rossa, record assoluto nella storia della Formula 1 e grossa delusione per il pilota australiano, che esce dalla vettura dopo un impatto piuttosto violento: nessuno è però riuscito a completare un giro, cosa che lascia Carlos Sainz in pole position.
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Il primo a lanciarsi alla caccia della pole position è Lando Norris ma si decide tutto negli ultimi due minuti di queste pazzesche qualifiche del Gp dell’Azerbaijan. L’inglese della McLaren rischia grosso e deve accontentarsi del secondo posto dietro a Sainz ma Verstappen fa meglio di tutti: il suo 1:41.117 nonostante l’asfalto umido gli vale la pole position.
Finale da dimenticare per Norris: negli ultimi secondi l’inglese viene superato da Lawson, dalle due Mercedes di Russell e Kimi Antonelli oltre che dalla seconda Red Bull di Tsunoda. Nella gara di domenica pomeriggio, l’inglese partirà davanti al compagno di squadra, rendendo ancora più emozionante la lotta per la classifica piloti.