"Pensino a guidare e a parlare meno". Il duro attacco di John Elkann ai piloti Ferrari

Dopo l'ennesima delusione in Brasile arriva lo sfogo di John Elkann diretto ad Hamilton e Leclerc: "Meccanici e ingegneri ok. Se guardiamo il resto non è all'altezza"

"Pensino a guidare e a parlare meno". Il duro attacco di John Elkann ai piloti Ferrari
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L'indomani del Gran Premio del Brasile, l'ennesimo disastroso per la Ferrari, è difficile da digerire anche per John Elkann. A margine della presentazione ufficiale della partnership tra il Comitato delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina e i brand italiani di Stellantis, il presidente di Exor sbotta contro i piloti del Cavallino, protagonisti in negativo di un'annata avara di soddisfazioni.

L'analisi di Elkann parte dal trionfo della Ferrari nel WEC (World Endurance Championship) con la vittoria nella 8 Ore del Bahrain, che ha consegnato alla Scuderia di Maranello sia il titolo mondiale costruttori che quello piloti. "Abbiamo vinto il campionato di endurance in Bahrain, è stata una emozione straordinaria vincere sia come costruttori che come piloti. È una bellissima dimostrazione del fatto che quando la Ferrari è unita, quando tutti sono insieme, si possono ottenere delle grandissime cose". Insomma un successo che dovrebbe fungere da monito per il team in F1: "Il Brasile è stato una grande delusione e se guardiamo il campionato di F1 possiamo dire che da una parte abbiamo i nostri meccanici che stanno di fatto vincendo il campionato con le prestazioni che hanno fatto con le pole e sul pit stop, se guardiamo i nostri ingegneri non c'è dubbio che la macchina è migliorata. Se guardiamo il resto non è all'altezza".

A questo punto arriva l'attacco a Lewis Hamilton e Charles Leclerc: "Sicuramente abbiamo dei piloti che è importante che si concentrino a guidare e che parlino meno. Abbiamo davanti a noi ancora delle gare importanti e non è impossibile ottenere il secondo posto. E l'invito più importante arriva dal Bahrain, che quando la Ferrari è una squadra noi vinciamo", ha concluso. Il destinatario sembra essere soprattutto Hamilton, arrivato con grandi aspettative ma fino a questo momento molto deludente. Lo stesso pilota inglese, dopo il ritiro dalla gara in Brasile, al 39° giro, mentre era ultimo, ha definito "un incubo" la sua prima stagione in Ferrari.

Di fatto Hamilton non è ancora salito sul podio per la Ferrari in un GP, l'unico resta quello della vittoria nella gara sprint in Cina, a marzo, e nel mondiale piloti occupa la sesta posizione. "È un incubo, e lo vivo da un po'.

Il passaggio tra il sogno di guidare per questa squadra fantastica e l'incubo dei risultati che abbiamo ottenuto, gli alti e bassi, è impegnativo", ha confessato a Sky Sports. L'occasione di riscatto è fissata per il weekend di Las Vegas, che si correrà il 23 novembre. Una delle ultime chances a disposizione per rendere meno amara una stagione da dimenticare.

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