Allarme smog? Multe milionarie ai danni di Milano? Per il Comune lunica nuvola preoccupante che incombe sulla città è quella della disinformazione, animata da chi sogna Milano vittima di una sanzione europea che non cè. Per lamministrazione comunale si tratta di una forzatura: la pratica in sede Ue è aperta per dati vecchi, contro lItalia (come per altri Paesi) e non contro il Comune, e in virtù di una serie di sforature che riguardano decine di altri Comuni.
Ma come nasce il caso? Sono i Verdi, con il consigliere comunale Enrico Fedrighini, a sollevarlo, annunciando il deferimento della questione dalla Commissione alla Corte di Giustizia europea. Oggi i Verdi confermano: «Sì, la pratica è aperta contro lItalia - ammette Fedrighini - ma si fa riferimento esplicito a Milano, che sarebbe particolarmente sanzionata perché la quantificazione della multa tiene conto dellintensità degli sforamenti, della durata delle violazioni e dellentità della popolazione esposta allinquinamento». Per Fedrighini la multa è quasi certa: il passaggio alla Corte serve solo a quantificarla e potrebbe essere evitata solo con deroghe concesse in presenza di nuove misure. «Mi rammarico - conclude il verde - perché Milano poteva essere allavanguardia, e perché se lo Stato si rivalesse verso Milano facendole scontare la multa con minori trasferimenti servirebbero risorse che avremmo potuto validamente impiegare nella lotta allo smog».
Il Comune contesta radicalmente la lettura di questa vicenda e la giustapposizione con i dati del 2011: «Laria di Milano - dicono in via ufficiale da Palazzo Marino - è in continuo e costante miglioramento, con dati mai registrati prima dora, e nel 2010 per la prima volta sono stati raggiunti sia per il PM10, sia per il PM2,5, valori che la collocano entro i limiti per la salute umana previsti dalla normativa europea e nazionale. Per il PM2,5 la città rientra nei limiti addirittura con 4 anni di anticipo rispetto al termine obbligatorio. Evocare lo spauracchio di multe collegate a una procedura dinfrazione aperta contro lItalia procedura che è aperta nei confronti di mezza Europa, Svezia, Germania, Spagna, Regno Unito, e il cui esito è tutto da definire è pura propaganda messa in atto da parte dei soliti pseudo-ambientalisti menagrami. Gli stessi che puntano il dito contro Milano e nascondono che leventuale sanzione dovrebbe pagarla in primo luogo Torino, città più inquinata, ma che è governata dal centrosinistra e guarda caso non viene citata».
«Per Milano - secondo il vicesindaco Riccardo De Corato - non cè nessuna multa in arrivo: se linterlocutore europeo fosse Milano, la Commissione non potrebbe che plaudire i risultati raggiunti - sempre per il vicesindaco - grazie a provvedimenti coraggiosi come Ecopass, che dopo 3 anni dalla sua attivazione ha prodotto evidenti miglioramenti sulla qualità dellaria, non ultimo la riduzione, dimostrata empiricamente, della frazione carboniosa del materiale particellare rilasciato dagli scarichi dei veicoli, che corrisponde alla componente più tossica e nociva per la salute umana delle polveri aerodisperse».
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