Muore folgorato mentre fuma al parco

(...) partita sotto il gazebo di un bar, l’Extra caffè del parco comunale di via Papa Giovanni XXIII. A un certo punto Toscano si è allontanato per andare a fumare una sigaretta. E il fulmine lo ha colpito proprio in quel momento. Contemporaneamente, oltre ad uccidere sul colpo il milanese, la potenza della saetta ha fatto saltare la corrente del locale. Nel frattempo, però, nessuno si era accorto di quel che era accaduto all’operaio milanese.
Dopo una decina di minuti, non vedendolo tornare, l’amico Roberto si è allarmato e si è allontanato dal gazebo (dove tutti stavano aspettando che tornasse la corrente) per andare a cercarlo. Purtroppo Cristiano Toscano era già morto, vicino a una panchina, quella sulla quale il poveretto era seduto a fumarsi la sigaretta.
Increduli i frequentatori dell'Extra Caffè presenti al momento della tragedia e che, fino a una decina di minuti prima, stavano parlando con Toscano.
L’amico della vittima ieri era ancora sotto choc. Roberto Zacchi - che è originario di Morengo ma residente a Fornovo San Giovanni, sempre nella bassa Bergamasca - conosceva Toscano anche perché il 40enne lavorava anche con suo padre Fabrizio.

«Cristiano conosceva da anni e molto bene mio papà mentre io avevo instaurato con lui un ottimo rapporto fin da quando, nel maggio 2010, ero stato assunto all’Atm - ha spiegato il giovane -. Oggi (ieri per chi legge, ndr) avremmo dovuto radunarci con una decina di componenti della nostra squadra operativa dell'Atm per pranzare insieme ecco anche perché Cristiano sarebbe restato a casa nostra a dormire».

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