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"Ci sono rimasto male". Sanremo, Ultimo e quei gestacci in sala stampa

Il cantautore romano replica all'esultanza di alcuni giornalisti al Festival per la sua esclusione dal podio: "Fai quel che cavolo vuoi, ma cosa c'è nella tua testa? Perché mi schernisci con quei gesti?"

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Quello tra Ultimo e la sala stampa di Sanremo è stato sempre un rapporto assai burrascoso. Tutto iniziò nel 2019, quando si scatenò un duro botta e rispostra tra le parti per una risposta fornita dal cantautore romano che venne subito messa nel mirino e diventò motivo di un'aspra polemica in conferenza al termine del Festival. E anche nell'ultima edizione gli animi sono stati accesi. Oggi il giovane artista, nella lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha parlato di quei momenti e non ha usato mezzi termini per commentare quanto accaduto.

Nel 2019 Ultimo trionfò nel voto popolare con I tuoi particolari, ma il brano venne penalizzato dalla sala stampa che invece fece vincere Mahmood con Soldi. Niccolò Moriconi riuscì a ottenere il 46,5% delle preferenze da casa, ma il dato ottimo venne ribaltato alla luce del voto di parte della sala stampa e della giuria d'onore. Scoppiò la bufera perché Ultimo utilizzò la parola "ragazzo" per riferirsi a Mahmood. "Voi avete questa settimana per sentirvi importanti e voi dovete sempre rompere il cazzo", fu la bordata contro l'esagerata diatriba di alcuni giornalisti.

Ultimo ha spiegato il motivo per cui ha deciso di tornare quest'anno a Sanremo: "L'avevo lasciato in un modo che non mi era piaciuto, e volevo riappacificarmi con il Festival". Di certo dietro non vi era alcun tentativo di rilancio visto che era reduce dal Circo Massimo e da ben 15 stadi, riuscendo a riempire più volte l'Olimpico, San Siro, il Maradona. "Volevo esprimere la mia riconoscenza per quel palco e per quello che c'è dietro, per tutto quello che rappresenta", ha sottolineato.

Nessuna rivincita, nessun conto in sospeso. Voleva semplicemente chiudere un cerchio. Una scelta sana, da apprezzare, se si prendono in considerazione i numeri dei suoi tour in giro per l'Italia. Eppure si è beccato i gesti dell'ombrello, assistendo a una parte della sala stampa che ha esultato all'annuncio che con la sua canzone Alba non sarebbe salito sul podio: "Ci sono rimasto male. Soprattutto per loro".

Il giovane cantautore ha precisato di non voler passare per vittima. "Me te magno", ha aggiunto. Per poi rincarare la dose e fornire una considerazione al veleno - senza alcuna ambiguità - che va dritta al punto: "Fai quel che cavolo vuoi, me ne sbatto, vorrei solo sapere: perché? Perché sei contento se Ultimo arriva quarto? Cosa c'è nella tua testa? Perché esulti, perché mi schernisci con quei gesti?".

Tra i colleghi ha un'amicizia particolare con Fabrizio Moro, mentre con Mahmood non ha avuto modo di conoscersi: "Ognuno si fa i cavoli suoi, ma non ho nulla contro di lui". Quella vicenda nel 2019 li vide contrapposti, ma ha voluto precisare che si trattò semplicemente di "una diatriba creata da altri" e non nata per sua volontà.

Ultimo ha provato a dare una spiegazione al rapporto litigioso con la sala stampa: "Forse perché non sono passato da voi giornalisti. Perché faccio malvolentieri la promozione dei dischi". Vive per fatti suoi, ha un carattere schivo e solitario. Probabilmente la sua lontananza viene interpretata "come se me la tirassi". Ma non è così.

I giornalisti dovrebbero mettere da parte un atteggiamento ostile così pregiudiziale, riconoscendo invece il merito di un giovane artista che si è fatto strada arrivando direttamente al cuore del pubblico.

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