Napoli, primario suicida indagato per irregolarità
27 Febbraio 2009 - 15:45Salvatore Franzese, primario di Chirurgia oncologica dell’ospedale Cardarelli di Napoli, si è suicidato nel suo studio all’interno del nosocomio partenopeo. Era indagato per irregolarità. La moglie: "era offeso e oltraggiato"
Napoli - Salvatore Franzese, primario
di Chirurgia oncologica dell’ospedale Cardarelli di Napoli, si è
suicidato nel suo studio all’interno del nosocomio partenopeo. Era indagato per presunte irregolarità. Il
corpo senza vita del medico, 59 anni, è stato ritrovato dalla moglie
che era andata a prenderlo dopo il lavoro.
Ancora ignote le cause del gesto. Secondo le prime ricostruzioni
compiute dalle forze dell’ordine, il primario si sarebbe iniettato una
soluzione letale.
Indagato per irregolarità Franzese era indagato nell’ambito di una inchiesta
della Procura di Napoli.
Secondo quanto si è appreso il primario era coinvolto in una
inchiesta condotta dal pm Francesco Curcio, della sezione reati
contro la pubblica amministrazione, che aveva portato una decina
di giorni fa ad una perquisizione all’interno dei locali della casa di
cura Villa del Sole. Le presunte irregolarità ipotizzate dagli inquirenti
riguarderebbero i rapporti del professionista con la casa di cura
privata e l’attività di intramoenia. Secondo indiscrezioni nella lettera
scritta ai familiari prima di togliersi la vita, il medico avrebbe
proclamato la propria innocenza.
La moglie: "Era oltraggiato" "Era offeso, oltraggiato...".
Rita Roberti, la moglie di Salvatore Franzese, prova a spiegare
così, fra la lacrime, il gesto del marito. Un suicidio giunto a pochi
giorni dalle verifiche eseguite dalla Guardia di finanza a Villa del
Sole, struttura sanitaria privata con la quale Franzese, indagato
dalla procura, secondo quanto si è appreso oggi, collaborava.
Lettera alle figlie: "Sono onesto" "Mi ritengo e credo di essere
una persona profondamente onesta". È uno dei passaggi della
lettera che Salvatore Franzese ha lasciato alle figlie. Nella lettera, acquisita dagli
investigatori, il medico invita le tre ragazze - Sara, Alberta e
Carolina - a lasciare la città di Napoli.
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