Napoli - Sono quattro le ordinanze di custodia cautelare eseguite dagli agenti della Digos nell’ambito dell’inchiesta sulla tifoseria violenta: due in carcere e due agli arresti domiciliari. Secondo quanto si è appreso, le contestazioni si riferiscono a episodi avvenuti durante lo scorso campionato. Inoltre sono state compiute venti perquisizioni in relazione agli incidenti avvenuti domenica scorsa a Udine.
Tre partite nel mirino Sono tre gli episodi contestati ai quattro tifosi del Napoli arrestati (due hanno ottenuto i domiciliari). Il lancio di bottiglie molotov durante Napoli-Milan, giocata il 23 marzo 2008; la protesta attuata dai "Feddayn", uno dei gruppi del tifo organizzato delle curve durante Napoli-Chievo, ultima gara del campionato scorso, giocata il 31 maggio 2009, quando guando gli ultrà costrinsero alcune centinaia di tifosi ad abbandonare lo stadio circa 20’ prima del termine della partita; ed alcuni episodi di resistenza a pubblica ufficiale durante Napoli-Siena, del 27 settembre 2009, gara dell’ attuale campionato.
Identificati coi filmati Nel corso di una conferenza stampa la Digos ha mostrato uno dei filmati utilizzati per l’identificazione dei quattro arrestati. Nelle immagini due di essi: Fabio Zizolfi, 32, anni, e Carlo Misuraca, 28, entrambi dei "Feddayn", invitano prima con megafono, poi facendo esplodere un petardo, gli altri spettatori ad uscire dallo stadio. Ai due è stato contestato il reato di violenza privata e sono stati concessi gli arresti domiciliari. Più pesante la posizione di Diego Molino, 29 anni, dei "Mastiffs", accusato di aver lanciato due molotov durante Napoli-Milan, una delle quali esplosa. Infine Flavio Di Carluccio, 36 anni, è accusato di aver forzato uno dei varchi d’ingresso prima di Napoli-Siena e di aver colpito a calci e pugni gli agenti che lo avevano bloccato.
Due scarcerati dopo Udinese-Napoli Cristian Gaglione, di 23 anni di Ercolano (Napoli) e Francesco Serafino, di 28 anni, residente ad Aversa (Caserta), due degli otto arrestati domenica pomeriggio negli scontri con la polizia prima di Udinese-Napoli, sono stati rimessi in libertà questa mattina dal giudice del Tribunale di Udine, Serenella Beltrame, dove si è svolto il rito per direttissima.
Il giudice ha convalidato l’arresto dei due, ma non ha accolto le richieste del pm che aveva chiesto la misura cautelare in carcere. Gaglione e Serafino dovranno ricomparire in aula per la trattazione lunedi 15 febbraio.
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