«Non superare la linea gialla». Raccomandazione risaputa, scontata, a volte persino banale, per pendolari e abituèe di treni e metropolitane. Ma non per tutti è così. Per i clochard della stazione Centrale, infatti, lavviso - ripetuto instancabilmente dagli altoparlanti dello scalo ferroviario in ogni momento della giornata - ha assunto unaccezione completamente diversa. La «linea gialla» è così diventata un confine tra il mondo civilizzato e quello dei senzatetto. Un mondo popolato da persone che, per scelta o per sventura, sono costrette ad unesistenza ai margini della società. Un mondo «invisibile» dove stereotipi e indifferenza abbondano oltremodo e dove il silenzio e la quasi totale assenza di comunicazione regnano sovrani.
Ora, quel silenzio - troppe volte assordante - si è trasformato in parola. O meglio, «blog». Proprio così. Grazie allaiuto dei volontari del «Centro di accoglienza Sos» è nato il primo sito internet dei senzatetto. Uniniziativa, nata spontaneamente da un gruppo di clochard, con un preciso ambizioso progetto: far nascere la prima rete telematica dei senzatetto e dar vita alla prima casa di accoglienza autogestita. E una prima rete di comunicazione è già stata creata ad arte, visto che in tutta la stazione Centrale non esiste panchina, panettone o insegna sul quale non campeggi la scritta: www.
Nasce il blog dei clochard della Centrale
Il primo sito Internet per parlare dei problemi dei senzatetto
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