Il Natale porta le buche Dopo la neve (e il sale) in strada si fa lo slalom

Pioggia battente per quattro giorni, neve, gelo, sale per prevenire il ghiaccio: un mix micidiale per l’asfalto milanese. Il manto stradale cede, man mano che passano le ore si apre una buca dopo l’altra nelle strade, costringendo gli automobilisti a esibirsi in funamboliche gimkane in mezzo al traffico. Per non parlare del pavè: con la pioggia, la sabbia che tiene fermi i masselli scivola via, lasciando emergere anche di dieci centimetri le lastre di porfido. Un pericolo veramente insidioso per motociclisti e ciclisti milanesi, e l’origine di incidenti per gli automobilisti. Cimitero Maggiore, aeroporto, viale Certosa, via Corelli, via Rombon, viale Umbria, via Donizetti, via Mario Pagano, via Porpora, stazione Centrale, corso Magenta, via Rizzo, viale de Gasperi, largo Greppi, via Ponti, via Binda, viale Cassala, viale Vismara, piazza Caiazzo, sono solo alcune delle vie colpite.
Il telefono della centrale operativa della polizia locale è sommerso in questi giorni dalle chiamate dei cittadini, automobilisti, taxisti, vigili di quartiere che segnalano buche, collassi dell’asfalto e masselli di pavè dissestati: tutto quanto può costituire un ostacolo alla circolazione o un vero e proprio pericolo. Le chiamate vengono girate al nucleo intervento rapido dei vigili che provvede a tappare le buche o a rimettere in sede il pavè, quasi inutilmente, data la pioggia battente.

Dopo meno di due giorni, infatti, il tappo di catrame salta dalla buca e il pavè è di nuovo fuori sede.
I taxisti sono i più colpiti: «La città sembra un groviera. Le buche riempiendosi di acqua diventano ancora meno visibili e più difficili da evitare, ci sono colleghi che hanno avuto anche 4mila euro di danni».

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