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"200 respinti ogni giorno a Ventimiglia". Così la Francia viola Schengen e gli accordi Ue

La Francia deroga unilateralmente gli accordi Schengen e Ue per bloccare le sue frontiere con gendarmi e droni, respingendo centinaia di migranti in Italia ogni giorno

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La Francia ha rafforzato i suoi confini con l'Italia e mandato a difesa della sua frontiera un grande numero di gendarmi per evitare che i migranti arrivino dall'Italia. I respingimenti non sono autorizzati all'interno dell'Unione europea, eppure alla Francia, ma anche ad altri Paesi, sono concessi. Solo l'Italia sembra avere le mani legate, tanto che dalla Slovenia arrivano ogni anno migliaia di irregolari che transitano e spesso si fermano nel nostro Paese. Sul fronte opposto, invece, la Francia blocca qualunque passaggio e limita lo stesso accordo di Schengen, riattivando le frontiere.

Secondo le stime della Caritas, infatti, ogni giorno sono circa 180/190 gli irregolari che vengono respinti in Italia dalla gendarmeria. Il Paese transalpino, in barba a qualunque regola, respinge anche i minori dichiarando si tratti di maggiorenni, ma non sempre è così. Tra i nuovi arrivi anche molte famiglie con bambini piccoli, provenienti soprattutto da Costa d'Avorio e Nuova Guinea, mentre gli adulti, per lo più uomini, provengono da Sudan, Eritrea, Mali.

"Ognuno ha un tipo di immigrazione diversa, anch'io come il resto d'Italia ho un'immigrazione da integrazione però qui rispetto al resto d'Italia abbiamo la maggior parte di migranti che o non si vogliono fare identificare o non vogliono fare domanda di protezione internazionale o di asilo e questo è un problema rilevante", ha spiegato il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro. Il primo cittadino spinge per la realizzazione di un Cpr nel suo territorio, andando contro l'opinione di molti consiglieri comunali, ma a suo avviso è lo strumento migliore di contrasto in questo momento.

"Noi abbiamo rispettato l'accordo di Shengen la Francia lo ha derogato e questo comporta che nella media 200 migranti al giorno vengono respinti dalla Francia verso l'Italia, a Ponte San Luigi", dice ancora il primo cittadino. Di questo, prosegue, "su 200 una ventina vengono riconosciuti e accompagnati verso un sistema di integrazione, 5 vengono riammessi in Francia perché si riesce a dimostrare che arrivano di là e non di qua e 5 subiscono un ordine di allontanamento o espulsione che resta lettera morta". Ciò significa che a Ventimiglia ne restano almeno 170/180. Questi, esistendo un Cpr, verrebbero trasferiti lì perché già riconosciuti come irregolari sul territorio: "Evito tensioni sociali e problemi di ordine pubblico in città".

Sui sentieri e tra i boschi, nei pressi del comune di Sospel, che dista una dozzina di chilometri da Mentone, e lungo il "passo della morte", la Francia ha schierato una cinquantina di militari dell'esercito francese dell'operazione "Sentinelle". L'obiettivo è di vigilare sui passaggi e dissuadere i migranti dall'oltrepassare la frontiera.

Accanto agli uomini, di tanto in tanto, sul territorio francese viene fatto alzare un drone per monitorare la situazione.

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