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"Io assediata". Dopo l'onda social la bidella-pendolare si chiude in casa

Dopo avere raccontato alla stampa la sua storia di lavoratrice pendolare tra Napoli e Milano per colpa del caro-affitti, Giuseppina Giugliano è stata travolta dall'onda d'urto mediatica tra manifestazioni di affetto e odio social

"Io assediata". Dopo l'onda social la bidella-pendolare si chiude in casa

Quando ha deciso di raccontare la sua storia alla stampa, Giuseppina Giugliano 29 anni di Napoli con un contratto a tempo indeterminato come collaboratrice scolastica in un liceo di Milano, non avrebbe mai immaginato di scatenare una bomba mediatica. Invece il suo racconto ha smosso gli animi dei più empatici e scatenato l'odio dei più critici. E se da una parte sono piovute offerte per affitti a basso costo e stanze in condivisione, dall'altra la 29enne è stata bersagliata da critiche ma anche offese. E lei da due giorni non va a lavoro. "Non me la sento di uscire di casa. Mi sento sotto assedio", avrebbe detto alla dirigenza scolastica, chiede un paio di giorni di permesso per non dovere rispondere alle domande dei giornalisti e dei curiosi, che l'hanno aspettata fuori dal liceo artistico, dove è di ruolo dallo scorso settembre.

Il suo racconto

Nell'intervista rilasciata a La Nazione, che ha scovato la sua storia e ha deciso di raccontarla, la 29ene ha spiegato i sacrifici che sta facendo per tenersi stretto il suo lavoro. Trovare un affitto a prezzi contenuti a Milano e zone limitrofe è stato praticamente impossibile e lei, al netto delle spese di affitto e dei costi di una vita lontano da casa, ha preferito fare la pendolare tra Napoli e Milano. Sveglia alle 4 e rientro alle 23 dal lunedì al sabato, 800 chilometri giornalieri sulla linea dell'alta velocità e cene consumate in treno. Sacrifici fatti consapevolmente per non dissipare lo stipendio da 1165 euro, visto che la spesa per la trasferta si aggira sui 400 euro mensili: "Incrocio promozioni, coupon e offerte. I carnet mi costano tra i 384 e i 450 euro al mese, poi ci sono i punti Italo Più, i ticket gratuiti, la Carta Giovani under 30".

La reazione dei lettori sui social

A poche ore dall'uscita della sua intervista, Giuseppina è stata travolta da una vera e propria bomba social. Sui suoi profili Facebook e Instagram la 29enne è stata inondata di messaggi di affetto e sostegno e sono piovute addirittura offerte di affitti agevolati e camere in condivisione. Ma, allo stesso tempo, sono arrivate anche offese e critiche. In molti hanno messo in dubbio il suo racconto, contestando le sue dichiarazioni sui costi sostenuti per spostarsi in treno, sui prezzi degli affitti e addirittura sulla veridicità del suo contratto di lavoro. E, a stretto giro, le è piovuto addosso il fango: "Bugiarda, non va a lavoro da mesi", "Si è messa in congedo retribuito". E in effetti a scuola Giuseppina non si vede da due giorni.

Studenti e colleghi la difendono

La 29enne ha chiesto un paio di giorni di permesso per evitare di dovere affrontare giornalisti e curiosi, che la aspettano fuori casa e all'esterno del liceo artistico, dove lavora. Ma l'infamante accusa di essere un'assenteista l'ha travolta. Eppure, nella sua scheda professionale risulta una sola assenza prolungata, risalente a poco prima delle festività natalizie. "Avevo la bronchite", si è vista costretta a chiarire la Giugliano. E all'interno dell'istituto tutti fanno quadrato attorno a lei, a cominciare dagli studenti che le sono molto legati. "È la più dolce, sempre sorridente. Lei a scuola c'è, eccome", confessa una studentessa della scuola a Il Giorno, mentre un'insegnante ha aggiunto: "È una lavoratrice perbene, le assenze sono nella norma".

E ora un po' tutti, dalla famiglia ai colleghi, si augurano che la storia di Giuseppina finisca presto nel dimenticatoio.

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