Giulia Cecchettin, mandato d’arresto europeo per Filippo. Un video incastra l'ex fidanzato

Le telecamere del piazzale di Fossò (Venezia) avrebbero immortalato il giovane mentre aggredisce l'ex fidanzata

I due ex fidanzati e l'area del parcheggio a Fossò dove è stata aggredita la ragazza.
I due ex fidanzati e l'area del parcheggio a Fossò dove è stata aggredita la ragazza.
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Svolta nel caso dei due 22enni veneti scomparsi dalla sera di sabato 11 novembre. Secondo le ultime informazioni disponibili, le telecamere dello stabilimento di Dior situato in via Quinta strada, nella zona industriale del comune di Fossò (Venezia), hanno ripreso Filippo Turetta aggredire l'ex fidanzata, Giulia Cecchettin, in prossimità del luogo in cui martedì mattina sono state trovate alcune chiazze di sangue e, nelle ultime ore, anche delle ciocche di capelli.

Intanto è scattao un mandato d’arresto europeo per Turetta firmato dalla Procura di Venezia in base agli esiti delle ricerche: infatti l’auto di Turetta è stata avvistata l’ultima volta domenica in località Ospitale di Cortina, in direzione Dobbiaco: non è escluso, quindi, che l’ex fidanzato di Giulia possa aver raggiunto e superato il confine con l’Austria. Il Mae è quindi necessario per estendere le ricerche del ragazzo, che risulta ora indagato per tentato omicidio sulla base del video.

Stando a quanto è emerso dall'analisi delle prime immagini, il 22enne avrebbe aggredito l'ex fidanzata colpendola a mani nude per poi caricarla in macchina, una Fiat Punto nera. Nella giornata di venerdì, Turetta è stato iscritto dalla procura di Venezia nel registro degli indagati per tentato omicidio. A seguito dell'apertura del fascicolo, gli uomini delle forze dell'ordine hanno perquisito la casa della famiglia Turetta a Torreglia, nel Padovano, e dopo tre ore e mezza hanno lasciato l'abitazione portando via del materiale informatico. I video delle telecamere confermerebbero lo spostamento in macchina di Filippo la sera in cui si sono perse le tracce sue e di Giulia. Secondo le ricostruzioni risalenti a cinque giorni fa, dopo che i due ex fidanzati avevano cenato al McDonald di un centro commerciale situato a Marghera, in provincia di Venezia, il telefono di Filippo aveva permesso di rilevare la sua posizione a Fossò intorno alle 23.30. Successivamente il telefono dell ragazzo sarebbe rimasto sempre spento.

Da sei giorni non ci sono stati avvistamenti dei due giovani e non sarebbero partiti messaggi o telefonate dal telefono di nessuno dei due, ma i dispositivi di lettura di targa hanno rilevato il passaggio della macchina di Turetta sopostarsi tra più regioni di cui l'ultima è l'Alto Adige e in tanti temono che l'auto, su cui ci dovrebbe essere almeno il ragazzo e forse anche Giulia, si trovi già oltre confine data la vicinanza con l'Austria.

Giulia Cecchettin e Filippo Turetta sono due studenti di ingegneria all'Università di Padova e per un certo periodo sono anche stati una coppia. Nel corso dell’estate, i due 22enni si sono lasciati e a mettere fine alla loro storia è stata Giulia, mentre Filippo avrebbe molto sofferto di questo. Nonostante la separazione, i due sono rimasti in buoni rapporti e ogni tanto si davano appuntamento per trascorrere del tempo insieme. Nel tardo pomeriggio di sabato scorso, Filippo ha lasciato il suo paese per recarsi in macchina a Vigonovo (Venezia) dove abita Giulia, per poi andare insieme in un centro commerciale a Marghera.

Intorno alle 20, gli ex fidanzati hanno cenato nel McDonald interno al centro commerciale e alle 22.43 Giulia ha mandato l’ultimo messaggio dal suo cellulare a sua sorella Elena. Alle 23.15, i due giovani sarebbero tornati a Vigonovo e qui un vicino di casa di Giulia li avrebbe visti litigare e avrebbe anche sentito lei urlare. Alle 23.30 Filippo si sarebbe recato a Fossò e sarebbe anche stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza della zona industriale dove lunedì mattina, gli operai hanno trovato delle chiazze di sangue davanti all’ingresso dei capannoni. La stessa notte, la Punto è passata per il Friuli: “C'è stato un unico rilevamento di targa in orario notturno in provincia di Pordenone, pochissime ore dopo la scomparsa” hanno confermato i carabinieri. Il passaggio della Punto è stato registrato anche a Ospitale, nel Bellunese, domenica mattina alle 9.07. Mercoledì è giunta la segnalazione da San Candido.

Dopo che pochi giorni fa sono state individuate le tracce ematiche, la polizia scientifica ha effettuato dei test per capire se erano compatibili con il Dna di uno dei due scomparsi o di entrambi. Successivamente, nello stesso punto in cui è stato trovato il sangue, sono anche state rinvenute delle ciocche di capelli che potrebbero essere di Giulia o Filippo. I genitori del 22enne hanno consegnato alle forze dell'ordine uno spazzolino del ragazzo che consentirà di poter fare un confronto per i test del Dna.

Le ricerche si stanno concentrando in tutti i luoghi che i lettori di targhe hanno rilevato il passaggio della Fiat Punto, ispezionando i boschi e i letti dei fiumi.

Venerdì 17, i sommozzatori si sono immersi nelle acque del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, dato che la macchina di Turetta vi sarebbe passata nella notte tra sabato e domenica. Al lavoro anche i vigili del fuoco di Pordenone. Le attività dei carabinieri comprendono tutto il Nord-Est e i militari sarebbero anche in contatto con i loro colleghi delle forze dell'ordine all'estero.

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