
A Roma ci sono diverse migliaia di persone in piazza per la manifestazione nazionale per Gaza, nonostante gli accordi di pace siano a un punto di svolta. Le immagini di quanto accaduto lo scorso anno il 5 ottobre sono ancora vivide, motivo per il quale la tensione è altissima, soprattutto per il rischio di infiltrati. Sotto la lente gli ambienti più "caldi" e gli arrivi dalle altre città: l'obiettivo è quello di individuare eventuali infiltrati violenti che potrebbero unirsi alla manifestazione che sfilerà da Porta San Paolo a San Giovanni, motivo per il quale il dispositivo di sicurezza è imponente.
Fin dalla mattina ci sono stati controlli di sicurezza su strade e autostrade, stazioni e treni e su un'auto e due pullman sono stati trovati e sequestrati maschere antigas, aste metalliche e mazze di legno. I circa 60 passeggeri a bordo dei veicoli, sono stati portati negli uffici di polizia. Rischiano il foglio di via obbligatorio dalla provincia di Roma. "A chi scende dai treni vengono fatte perquisizioni capillari, si vuole scoraggiare la partecipazione", "A Roma Nord stanno fermando tutti i pullman, controllano uno a uno i passeggeri", scrivono nelle chat i manifestanti.
È stata imbrattata la statua di Papa Giovanni Paolo II nei pressi della stazione Termini a Roma con la scritta "fascista di m…" e il simbolo della falce e martello. I militari hanno attivato le procedure per la rimozione delle scritte. Il raduno è previsto per le 14.30 ma già dal mattino ci sono stati assembramenti di studenti nelle diverse piazze.
Con partenza da Piramide, il corteo attraverserà la Capitale: per tutto il viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, Colosseo, via Labicana e via Merulana, fino ad arrivare a piazza San Giovanni.Articolo in aggiornamento