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Napolitano, domani i funerali. Arrivano i capi di Stato: ecco chi ci sarà

Ministri, governatori, parlamentari e giudici costituzionali si sono recati nella Sala Caduti di Nassirya del Senato. I funerali di Stato si terranno domani nell'Aula della Camera dei deputati alle ore 11.30: presente anche Macron

Napolitano, domani i funerali. Arrivano i capi di Stato: ecco chi ci sarà

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Napolitano, si chiude la camera ardente: l'omaggio di Tajani, Giorgetti e Piantedosi

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Si è chiusa la camera ardente di Giorgio Napolitano allestita nella Sala Caduti di Nassirya del Senato. Anche in questa seconda e ultima giornata è stato incessante l'arrivo delle persone che hanno voluto rendere omaggio al Presidente emerito della Repubblica, scomparso venerdì 22 settembre all'età di 98 anni. Uno tra i primi a entrare a Palazzo Madama in mattinata è stato Massimo D'Alema, compagno di partito di Napolitano nel Pci: "Una lunga vita di impegni e battaglie comuni, ciao Giorgio", è stato il suo messaggio lasciato alla camera ardente. Lasciando il Senato, D'Alema ha parlato di "una grande personalità, un maestro severo, a volte, ma anche un uomo capace di slanci affettuosi". "Certamente - ha proseguito l'ex presidente del Consiglio - una grandissima personalità che ha rappresentato, nella forma più alta, il senso dello Stato. Quell'amore verso la democrazia e il nostro Paese che ha dato un tratto, una caratteristica, del comunismo italiano".

Poco dopo è entrato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: "Anni di lavoro comune al parlamento europeo, un grande comune rispetto seppure su fronti politici differenti ma c'era condivisione della scelta europeista - ha affermato il segretario di Forza Italia -. La sua principale caratteristica era quella di saper trovare la sintesi. Quando è stato rieletto presidente della Repubblica è stato perché era la persona più giusta per superare lo stallo nell'interesse della nazione". Sul libro delle presenze Tajani ha scritto: "Tanti anni di impegno comuni al Parlamento europeo sono un ricordo indelebile. Buon viaggio". Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha lasciato il seguente messaggio: "Caro Giorgio mi hai insegnato tante cose, magari anche un pò di 'stile', e mi hai lasciato un marchio sicuramente immeritato di saggio. Grazie".

Sergio Cofferati, ex leader della Cgil, ritiene che Giorgio Napolitano abbia "fatto cose straordinarie per l'Italia e per l'Europa. Ha sempre difeso le sue idee senza mai farle diventare un ostacolo anche per la soluzione di problemi complessi. Ci siamo sempre confrontati con la massima lealtà". Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dipinge l'immagine di "un grande europeista, anche nei momenti più difficili ha ricordato a tutti l'importanza delle istituzioni europee. Ha fatto la differenza nelle istituzioni". Per Livia Turco, cofirmataria con Napolitano della legge sull'immigrazione, il senatore a vita "ha scritto una pagina molto bella della storia delle istruzioni. Un servitore della repubblica. Un grande maestro".

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, sottolinea la sua "grande intuizione di un fenomeno che andava affrontato in una dimensione europea e sotto molti punti di vista" per affrontare "degli scenari complicati che oggi si rinnovano. Anche da questo punto di vista la sua attività istituzionale e il suo insegnamento rimane un punto di riferimento". Anche il ministro degli Affari Regionali, Roberto Calderoli, ha visitato al Senato la camera ardente di Giorgio Napolitano. "È stata una persona con cui ho vissuto trent'anni di vita politica - ha detto ai giornalisti. "È stato un presidente della Camera e un presidente della Repubblica con cui mi sono rapportato e anche scontrato, con cui c'è sempre stata però una stima reciproca". Secondo Carlo Calenda, Napolitano è stato "un grande europeo, che aveva una caratteristica che questo paese non ama particolarmente: la capacità di prendere decisioni difficili in modo netto, senza retorica. Riposi in Pace".

Presenti in Senato anche altri esponenti politici: oltre alla delegazione di +Europa e di Avs, sono entrati nella camera ardente anche Dario Franceschini, Luigi Di Maio, Lorenzo Cesa, Marco Follini, Fabrizio Barca e i presidenti emeriti della Consulta Marta Cartabia, Giovanni Maria Flick, e Franco Gallo, insieme al giudice costituzionale Filippo Patroni Griffi. Hanno reso omaggio a Napolitano anche nomi del mondo dello spettacolo, come il regista Giuseppe Tornatore e gli attori Giulio Scarpati e Giovanni Ralli, e dello sport, come la delegazione della Lazio accompagnata dal presidente Claudio Lotito, senatore di Forza Italia. Domani si terranno i funerali di Stato e per la prima volta nella storia avverranno nell'Aula della Camera dei deputati, a palazzo Montecitorio. La cerimonia si svolgerà alle ore 11.30 e seguirà il rito civile con successiva sepoltura nel cimitero acattolico di Roma.

Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, e quello della Germania, Frank-Walter Steinmeier, hanno annunciato ufficialmente la propria presenza.

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