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"Non c'è una 'orso pandemia'". Ma la Germania valuta i rischi per i turisti

Berlino sta valutando un eventuale rischio per i viaggi in Trentino-Alto Adige a causa della presenza degli orsi. Il console onorario tedesco: "Si fa bene a non sottovalutare"

"Non c'è una 'orso pandemia'". Ma la Germania valuta i rischi per i turisti

Un singolo episodio, seppur drammatico, è bastato per far scattare una sorta di monito generale come se fosse un avvertimento per i potenziali turisti. Così l'allarme orso rischia di colpire duramente gli operatori del Trentino-Alto Adige, visto che si è scatenata una serie di reazioni in seguito alla tragica vicenda che ha visto morire Andrea Papi, il runner 26enne aggredito e ucciso dall'orsa JJ4 sul Monte Peller. Ora la Germania sta prendendo in considerazione la situazione per esaminare il grado di insidia a tutela dei propri cittadini.

Berlino valuta i rischi in Trentino

Stando a quanto appreso e riferito dall'Ansa, Berlino starebbe valutando un eventuale rischio per i viaggi in Trentino-Alto Adige alla luce della presenza degli orsi. Il ministero degli esteri tedesco si sarebbe già adoperato in questa direzione chiedendo informazioni in merito: il materiale sarebbe stato inviato al consolato di Milano. Inoltre le autorità tedesche sarebbero state messe in contatto con gli enti provinciali competenti.

A spiegarlo è stato Gerhard Brandstaetter, console onorario della Repubblica federale a Bolzano. "Non esiste nessuna 'orso pandemia', anche se i fatti avvenuti in Trentino di certo hanno suscitato scalpore e causato effetti anche in Alto Adige e noi ora rettifichiamo questo", è stato il commento dell'avvocato intervenuto ai microfoni di Rai Suedtirol. Eppure alcuni cittadini della Germania si sono rivolti al consolato onorario per tentare di avere maggiori specifiche in vista di un ipotetico viaggio.

Negli ultimi giorni sui media tedeschi sono circolate alcune notizie sbagliate sul numero degli orsi che attualmente sono presenti in Alto Adige. Eventualmente Berlino, dopo aver valutato i fatti, si metterà in contatto con gli uffici competenti a Bolzano. Per Brandstaetter l'opinione pubblica in Germania va tranquillizzata, anche se a suo giudizio "si fa bene a non sottovalutare" i possibili effetti. "In Alto Adige si registrano tre, quattro avvistamenti ma questi evidentemente bastano per creare allarmismi", ha aggiunto il console onorario. Ma sicuramente non sono un centinaio, come invece riportato da alcuni media in Germania.

L'allarme orso sul turismo

Già nelle scorse settimane erano stati espressi forti timori in quanto le minacce di boicottaggio potrebbero finire per colpire duramente gli operatori del turismo locale. Una serie di disdette potrebbe dare vita a un pericolosissimo effetto di reazione a catena. Si temono anche rinunce da parte di organizzazioni ludico-sportive in Europa. E ciò che si vuole evitare è proprio la batosta economica. Invece sullo sfondo la Germania valuta rischi per i viaggi in Trentino come se ci fosse un'emergenza orso.

Sulla questione si era espressa anche Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d'Italia, secondo cui "l'animalismo da salotto e un ambientalismo ideologico hanno fatto fin troppi danni".

L'esponente meloniana ha sottolineato la necessità di affermare un principio sacrosanto: "Occorre ora dare risposte concrete e pragmatiche ai trentini, che hanno il diritto di passeggiare nei loro boschi, e ai turisti, senza il timore o la paura di venire aggrediti da un orso".

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