"Non vogliamo che torni don Biancalani". L'appello al vescovo dei residenti di Vicofaro

Nelle scorse ore, i residenti di Vicofaro hanno lanciato un appello al vescovo di Pistoia, dicendosi contrari all'ipotesi di un ritorno di don Massimo Biancalani alla guida della parrocchia di Vicofaro a tutti gli effetti

"Non vogliamo che torni don Biancalani". L'appello al vescovo dei residenti di Vicofaro
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Ormai da qualche settimana, come fatto sapere dalla Diocesi di Pistoia, don Massimo Biancalani non ha più la rappresentanza legale della chiesa di Santa Maria Maggiore a Vicofaro, pur restando parroco di Ramini. Dopo la fine dell'esperienza di accoglienza migranti che tante polemiche aveva suscitato nel quartiere pistoiese, gli era stato proprosto l'incarico di segretario dell'Ufficio missionario diocesano. E nelle scorse ore, alcuni residenti di Vicofaro hanno scritto una sorta di lettera aperta al vescovo Fausto Tardelli, per ribadire la loro posizione: il "parroco dei migranti" non deve tornare a Vicofaro. "Siamo un gruppo di fedeli sinceramente preoccupati per il futuro della nostra comunità parrocchiale. Con profondo rispetto e con spirito di comunione ecclesiale, ci rivolgiamo al nostro vescovo per esprimere con chiarezza la nostra posizione: non desideriamo che don Massimo Biancalani torni alla guida della nostra parrocchia - ha scritto Carmi Petrucciani, in rappresentanza dei residenti - negli anni, abbiamo osservato con dolore come lo stile pastorale di don Biancalani abbia allontanato molti fedeli, generando divisioni, incomprensioni e un clima di disagio che nulla ha a che vedere con la serenità e la comunione che dovrebbero regnare nella casa del Signore".

Per anni, i residenti avevano puntato il dito contro la situazione di degrado e microcriminalità venutasi a creare nel quartiere, che loro imputavano proprio all'accoglienza di don Massimo. Quest'ultimo, dal canto suo, non aveva negato l'insorgere di alcune criticità, ma aveva posto l'accento sul mancato sostegno da parte delle istituzioni. E dopo lo sgombero di qualche mese fa, con il ricollocamento dei migranti, la gente di Vicofaro vuole a quanto pare mantenere lo status quo ritrovato. "La gestione delle parrocchie di Vicofaro e Ramini, da parte di don Biancalani, ha suscitato numerose polemiche e creato situazioni difficili. In molti casi, le sue scelte hanno reso la chiesa un luogo non più percepito come uno spazio sacro e accogliente per tutti, ma piuttosto come un punto di tensione sociale e culturale. Diversi parrocchiani, sentendosi ignorati o messi da parte, hanno smesso di frequentare la vita parrocchiale - prosegue Petrucciani - dopo i vari interventi da Roma, attivati grazie alla consigliera Cinzia Cerdini, pensavamo di trovare la pace e avevamo appreso con soddisfazione la proposta di un incarico presso l’Ufficio missionario, incarico che lo porterebbe a lasciare le parrocchie attuali, da parte della Diocesi. Chiediamo umilmente che non venga assegnato alla nostra comunità, per evitare che anche da noi si ripetano dinamiche che hanno già causato tanto malessere e malcontento".

E su queste basi, insomma, i residenti hanno lanciato un appello a monsignor Tardelli. "Non si tratta di un rifiuto ideologico, né tantomeno personale.

La nostra è una richiesta che nasce dal desiderio di riavere una chiesa dove regnino l’unità, la pace e la vitalità - conclude Petrucciani - chiediamo al Vescovo di non infliggerci uno sgarbo che rischierebbe di compromettere ulteriormente la partecipazione e la fede di molti".

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