C'è un altro arresto per gli stupri di fine aprile a Milano. Infatti, oltre alla turista stuprata in stazione Centrale, in quegli stessi giorni un'altra donna ha denunciato di essere stata vittima di una violenza sessuale a poca distanza, in piazza Carbonari. In quel caso, a segnalare di essere stata vittima di un abuso è stata una donna italiana senza fissa dimora, che si era fidata di un uomo che, proprio nel piazzale davanti all'edificio ferroviario, le aveva offerto riparo all'interno della sua tenda. Ora, quell'uomo è stato fermato dalla polizia: si tratta di un somalo di 32 anni regolare sul nostro territorio, gravemente indiziato per quella violenza.
La donna presenta una disabilità a una gamba ed è proprio approfittando della sua particolare condizione di fragilità che l'uomo avrebbe approfittato di lei. Ma non solo, perché avrebbe anche "ceduto" la donna a un altro straniero, che avrebbe anche lui abusato di lei. Solo dopo diverse ore la donna è riuscita a scappare e a chiedere aiuto e dopo essere stata visitata presso la clinica Mangiagalli di Milano è stato appurato l'evento violento. Le indagini sono state avviate subito dalla sezione specializzata contro i reati a sfondo sessuale della squadra mobile di Milano, che ha effettuato sopralluoghi sul luogo del reato e nelle vicinanze, trovando elementi che hanno consentito, in tempi brevi, di individuare una persona pienamente compatibile con la descrizione fornita dalla vittima.
Gli accertamenti sono poi proseguiti anche grazie al contributo di un secondo testimone, oltre alla vittima, che ha contribuito al riconoscimento del somalo come presunto autore dello stupro. L'uomo era stato precedentemente riconosciuto in Piemonte e da qui si era spostato a Milano. Ora si trova rinchiuso nel carcere di San Vittore in attesa e della convalida del fermo. Anche questo episodio si inserisce tra quelli che da tempo vengono denunciati e che contribuiscono a rendere Milano e, in particolare, la stazione Centrale insicura. L'esponenziale presenza di stranieri, non tutti regolari come il somalo accusato dello stupro e per la maggior parte accampati in strada e sotto i portici, contribuisce a rendere questi spazi impraticabili, soprattutto la sera.
Lo spaccio a cielo aperto e il rischio di essere vittima di violenze, soprattutto per le donne, o di trovarsi aggrediti, spesso con armi da taglio, per una rapina, sono la conseguenza di una politica locale lassista, che ha fatto dell'accoglienza indiscriminata la sua cifra stilistica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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