"Sono innocente". Parla il sacerdote risultato positivo alla cocaina

Don Daniel Cardenas, il sacerdote risultato positivo alla cocaina dopo un incidente stradale in provincia dell'Aquila, si sarebbe recato a Santa Maria Capua Vetere per incontrare i propri legali: in una nota diramata nelle scorse ore, si è detto innocente

"Sono innocente". Parla il sacerdote risultato positivo alla cocaina
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Don Daniel Cardenas, il sacerdote di origini colombiane denunciato per esser stato trovato positivo alla cocaina a seguito di un incidente stradale nel quale era rimasto coinvolto in provincia dell'Aquila, si troverebbe in Campania: avrebbe incontrato due avvocati a Santa Maria Capua Vetere, tramite i quali ha diramato un comunicato nel quale si professa innocente. Questi, stando a quel che riporta la testata online CasertaNews, gli ultimi sviluppi di una vicenda che sta facendo discutere da giorni. E che ha ben presto travalicato i confini comunali del paese abruzzese di Rivisondoli, del quale il cinquantenne è parroco, finendo alla ribalta delle cronache nazionali. I media locali parlano di una comunità divisa, fra chi sostiene il prete sudamericano (che ieri aveva fatto perdere le proprie tracce e risultava irrepereibile) e chi appare sfiduciato e particolarmente critico nei suoi confronti.

Anche il sindaco Giancarlo Iarussi, stando a quel che riporta il quotidiano Il Centro, avrebbe "scaricato" don Cardenas, chiedendo al vescovo di Sulmona l'arrivo di un nuovo parroco: "In paese serve una guida stabile e certa" , le sue parole. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti nei giorni scorsi, don Daniel si sarebbe messo alla guida dopo aver assunto cocaina, rimanendo poi coinvolto in un sinistro stradale. La positività alla sostanza stupefacente sarebbe emersa in un secondo momento, dopo il suo trasferimento in via precauzionale presso l'ospedale di Sulmona. Le forze dell'ordine starebbero tuttavia indagando per ricostruire nei dettagli l'accaduto, soprattutto per quel che riguarda i dettagli collaterali: gli investigatori cercano ad esempio di capire chi gli abbia fornito la sostanza stupefacente e come l'abbia eventualmente acquistata. Perché il sacerdote vivrebbe ormai di carità, in quanto sarebbe stato escluso da tempo dal sussidio previsto dalla Chiesa (come da lui stesso dichiarato a poche ore dall'incidente).

Don Cardenas si era poi trincerato dietro un muro di silenzio, che sembra aver in parte squarciato nella tarda serata di ieri tramite i propri legali. "Mi protesto innocente ed avrò modo di dimostrarlo al magistrato competente - le sue parole, nel comunicato riportato da CasertaNews -tengo solo a precisare che i medici del pronto soccorso di Sulmona che mi hanno visitato subito dopo l'incidente stradale hanno riscontrato che ero vigile, orientato, prova indice naso negativo e pupille normoreagenti alla luce". E a corredo della sua dichiarazione, il sacerdote ha citato un passo della bibblia, il salmo 14 di Davide.

"Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sul tuo santo monte? - si legge - colui che cammina senza colpa, agisce con giustizia e parla lealmente, non dice calunnia con la lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulto al suo vicino. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre".

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